“Dopo due anni di gestione, rendersi conto da parte di Etihad che le alleanze con Air France KLM e Delta limitano lo sviluppo delle rotte e che Alitalia paga leasing con costi fuori mercato, ci lascia basiti”. È quanto sottolinea il segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi Segretario generale.
“Del progetto di sviluppare il lungo raggio non si è visto nulla e anzi alcune rotte sono state tagliate e ad altre ridotte nelle frequenze, e con preoccupazione notiamo che la Rio in particolare e la Bogotà, rotta nei programmi di Alitalia di questo anno, sono entrate nell’accordo code sharing tra Ethiad e Lufthansa, con il rischio che tale traffico non passi neanche più da Fiumicino. Inoltre in questi due anni non si contano gli sprechi di denaro, tra cui, a solo titolo di esempio, il cambio delle divise, gli interventi di restyling degli interni degli aerei poi buttati via dopo pochi mesi, la manutenzione ad Abu Dhabi ed i corsi per 7.000 persone portate là. Tutto ciò richiede da subito un cambio di marcia con un’urgente strategia industriale e finanziaria e con investimenti immediati per sviluppare il lungo raggio in completamento con un feeder, di cui non si può fare a meno. Le alleanze sono opportune se utili, ma la nostra percezione è che Alitalia non sappia cosa fare. Pertanto confermiamo lo sciopero del 23 febbraio. Il Governo intervenga. Alitalia – conclude il sindacalista – si può e si deve salvare nell’interesse del Paese e dei dipendenti”.