Alitalia/2, sindacati pongono 4 condizioni

Domani nuovo incontro al ministero del Lavoro

Una flotta che confermi l’attuale network del lungo raggio, mantenere le attività di supporto come la manutenzione, qualità degli investimenti e un modello organizzativo efficiente. Sono i quattro pilastri su cui i sindacati di Alitalia vogliono discutere domani, al ministero del Lavoro, quando il commissario straordinario, Augusto Fantozzi, avvierà la trattativa no-stop sul piano industriale scelto per la ‘Nuova Alitalia’.
Il piano sarà quasi certamente quello predisposto da Intesa SanPaolo per la Cai (Compagnia aerea italiana) in cui, secondo indiscrezioni di stampa, dovrebbero essere previsti, tra l’altro, 4.500 esuberi (1.500 assistenti di volo, 500 piloti e circa 2.500 per il personale di terra) a cui applicare ammortizzatori sociali per sette anni. Meno, quindi, dei 6-7mila emersi sinora. A pagare il prezzo più alto dovrebbero essere hostess e steward; i lavoratori di call center, servizi informatici e amministrazione, infatti, dovrebbero andare in altre aziende, come potrebbe avvenire per la maggior parte dei tecnici della manutenzione pesante.
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