"Non penso che troveranno custodi volontari per consentire l'apertura notturna del Colosseo in occasione della Notte dei Musei. I custodi dell'Anfiteatro Flavio, che hanno un'età media di 58 anni, che stanno in piedi sei ore al giorno e hanno a che fare con migliaia di ingressi quotidiani, perché dovrebbero lavorare quella notte? Per guadagnare 60 euro lordi in più? Non è nemmeno una questione di soldi ma di sicurezza, considerato che sarà notte e che la videosorveglianza non funziona". Ecco perché non ci sono custodi disponibili a consentire l'apertura serale del Colosseo sabato prossimo, in occasione della 'Notte dei Musei', secondo quanto afferma Rinaldo Satolli, segretario nazionale Flp.
"Il Mibact sta crollando – aggiunge – e non bastano più gli interventi spot: se il turismo è davvero il settore strategico che la politica dice, allora si facciano interventi strutturali. I volontari sono trattati come carne da macello, ma nessuno se ne cura, salvo poi in occasioni come queste". Concorda Fiorella Puglia, segretario Fp Cgil di Roma e Lazio: "Questa è solo la punta di un iceberg rispetto alle problematiche del settore che denunciamo da anni. I lavoratori dei beni culturali si sottopongono a sacrifici inauditi per consentire ai cittadini di fruire dei monumenti".
E sempre in merito alle aperture serali del Colosseo, la segretaria della Cgil Roma e Lazio spiega che "da aprile a novembre già vengono effettuate per due volte alla settimana, con una media di 8 gruppi a sera. E sono aperture controllate. Cosa avverrebbe se si pagasse solo un euro per entrare o fosse gratis? Deve essere chiaro una volta per tutte che manca il personale per contenere flussi così importanti".