“Piazze ancora stracolme di turisti per il ponte lungo dell’Epifania, ma musei a porte chiuse per la chiusura tradizionale del lunedì di riposo. Ma non converrebbe diversificare le chiusure del lunedì di Uffizi, Accademia e Palatina? E perché non pensarci in tempo per le occasioni di ponti e di festività?”. È quanto propone la nota del sindacato autonomo Confsal-Unsa Beni culturali della Toscana.
Nella nota, firmata dal coordinatore regionale Learco Nencetti, si sottolinea che la scelta di tenere chiusi i siti culturali nelle giornate di Natale e Capodanno “contrasta con la decisione di includere i luoghi di cultura tra i servizi pubblici essenziali, quindi per questi giorni viene a mancare la ‘conquista di civiltà’ così definita dal ministro Franceschini in occasione di chiusura dei musei, gallerie, monumenti, aree archeologiche per lo svolgimento di civili ed autorizzate assemblee dei lavoratori, peraltro previste dalla Costituzione, quando poi – prosegue Nencetti – mantiene la decisione di tenere chiusi al pubblico i siti culturali nelle giornate del 25 dicembre e dell’1 gennaio ed i ‘ponti’ vicino a giorni di festività, senza tener conto dell’eccezionale rilevanza d’immagine e dei riflessi di natura economica per il terziario territoriale”.
Per Nencetti c’è la necessità di chiarire “che senso ha, almeno per la città di Firenze, di tenere chiusi tutti e 3 i maggiori musei statali (Uffizi, Accademia e Palatina) nel solito giorno di lunedì, dato che ogni museo ha il ‘suo’ personale di vigilanza, autonomo nel riconoscimento di riposi, recuperi e ferie”.