E' soprattutto il mercato del lavoro nel settore turistico quello che sta subendo le conseguenze della precarietà economica del settore: aumentano i lavoratori stagionali (+15,4%), mentre subiscono una frenata quelli non stagionali (-7,3) e aumenta l'utilizzo dei voucher: +8% nel 2012 e del lavoro intermittente o a chiamata, impiegato quasi esclusivamente nel comparto alberghi e ristoranti.
"È in questo clima di incertezza – afferma Cristian Sesena, segretario nazionale della Filcams Cgil, responsabile del settore turismo – che possono nascondersi forme di lavoro irregolare, cosiddette grigie, zone d'ombra in cui si annidano diverse forme di elusione delle regole: orari più lunghi remunerati fuori busta, inquadramenti più bassi, mansioni senza controllo; piccole e grandi escamotage per diminuire i costi sul lavoro. Comprendiamo la difficile situazione delle imprese del settore, impegnate, soprattutto negli ultimi anni, a far quadrare i conti tra il calo della domanda e il ridimensionamento dei costi, ma la forza lavoro nel settore del turismo è un elemento essenziale, anche per la determinazione di un'offerta di qualità, che contribuisca al rilancio del settore".
Ecco perché Filcams Cgil ha lanciato una campagna di comunicazione contro il lavoro irregolare nel turismo. Una campagna di comunicazione, ma soprattutto di informazione. La campagna, nei prossimi mesi, verrà diffusa soprattutto tramite le proprie strutture territoriali, che saranno disponibili a fornire tutte le informazioni necessarie alle lavoratrici ed ai lavoratori, anche viste le ultime modifiche che riguardano la concessione degli ammortizzatori sociali, in particolare la mini-Aspi.