Nel 2009 Trenitalia potrebbe impostare una "pesante ristrutturazione" dei treni a media e lunga percorrenza del cosiddetto ‘servizio universale’. La contrazione dell’offerta potrebbe arrivare al 30% rispetto al 2008 e ad essere penalizzati sarebbero soprattutto i collegamenti nel Mezzogiorno. A lanciare l’allarme i sindacati dei ferrovieri durante l’audizione presso la Commissione Lavori Pubblici del Senato. Il rischio è legato al pesante taglio dei trasferimenti pubblici alle Ferrovie. Secondo Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Ugl, Orsa e Fast, infatti, nel 2009 i trasferimenti dallo Stato per i colleganti del ‘servizio universale’ ammonterebbero a poco più di 116 milioni di euro complessivi, con una riduzione di 134 milioni (-54%) rispetto ai 250 milioni erogati nel 2008 e un differenziale di 163 milioni rispetto al fabbisogno 2009 indicato da Fs in 279 milioni di euro.
I treni che rientrano nel ‘servizio universale’ passeggeri di media e lunga percorrenza sono quelli classificati come Intercity, Intercity Plus, Intercity notte, Expressi, Taa, Th relativi ad alcune tratte quali Ventimiglia-Torino-Roma, Roma-Ancona; Ancona-Lecce-Taranto; Bari-Catanzaro nonché i collegamenti tra la Sicilia e il resto d’Italia. Attualmente rappresentano il 46% dell’offerta di Trenitalia.