C’è preoccupazione tra i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil trasporti e Ugl trasporti per la vicenda Groundcare, una delle società di handling di Fiumicino che si occupava dei servizi di assistenza a terra, fallita nel maggio scorso e a regime di esercizio provvisorio.
“L’aeroporto romano – spiegano in una nota i sindacalisti – in poco tempo è diventato terra di conquista di operatori privati: ben sette, più che in ogni altro scalo europeo, in una concorrenza spietata. A metà dicembre i sindacati hanno trovato un accordo con varie società che si sono rese disponibili a rilevare le attività della Groundcare S.p.A e a riassorbire 629 lavoratori su 850”.
Per i sindacati “quello che sta accadendo oggi rischia di compromettere tutto il percorso finora compiuto. Molti altri operatori di Fiumicino sono intervenuti per sottrarre alla Groundcare fallita numerosi contratti commerciali senza mai dichiararsi disponibili ad assumere i lavoratori. Nei giorni scorsi l’ulteriore stop è arrivato dal ricorso presentato da una delle società che aveva partecipato alla gara al Tribunale di Civitavecchia che, pur avendo respinto il ricorso, ha però disposto per la ripresentazione delle proposte di acquisto da parte di tutte le società, facendo così slittare di nuovo il termine per la conclusione dell’intera vicenda. Se – si chiedono i sindacati – a seguito di questa procedura il Tribunale dovesse individuare una società diversa che ne sarebbe dell’obiettivo raggiunto, che ne sarebbe degli accordi sottoscritti e della salvaguardia dei posti di lavoro e del salario che si è tentato in tutti i modi di garantire?”.