Meridiana, la protesta corre da Parigi a Olbia

Giornata di fuoco ieri per Meridiana. Mentre una rappresentanza dei lavoratori ha attuato un sit-in davanti all’abitazione del principe Karim Aga Khan, ad Aiglemont (Parigi), a Olbia sono i “Biglietti di fuori servizio (Csf)” a far saltare su tutte le furie i sindacati, tanto da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine all’interno della palazzina della compagnia aerea durante la riunione fra azienda e sindacati.

Le organizzazioni sindacali erano state convocate per discutere delle nuove procedure per l’erogazione dei “Cfs”, quei biglietti (disponibili solo se vi sono posti liberi, non venduti) che sino a poche settimane fa il personale navigante ha potuto utilizzare illimitatamente, mentre ora “l’azienda ne concede solo quattro al mese”, spiega Gianluca Langiu, della Cisl Gallura.

Intanto, sono scesi in piazza anche i lavoratori del gruppo Meridiana che “lavorano in silenzio”. Nel pomeriggio di ieri, nel piazzale della sede della compagnia aerea a Olbia, un gruppo di circa 150 dipendenti ha attuato una manifestazione pacifica conclusasi con la consegna di un documento ai sindacati, firmato da circa 150 lavoratori, in cui si chiede di “trattare per il futuro della compagnia” e che “i tavoli vengano divisi per categoria: piloti, assistenti di volo, personale di terra e maintenance”. A loro si sono uniti anche i lavoratori delle società che fanno parte del Gruppo: Geasar (la società che gestisce lo scalo di Olbia), Eccelsa (aviazione generale) e Cortesa (gestione ristorazione e negozi aeroporto). Una manifestazione accolta positivamente dalle organizzazioni sindacali che, in una nota congiunta, “plaudono al sostegno e all’appoggio dei colleghi di terra e di volo, con alla testa anche il direttore operazioni volo ed altri membri della struttura, che manifestano per il futuro di Meridiana. Questo dimostra l’unità e la comunione d’intenti di tutte le categorie”, hanno sottoscritto Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uglt, Usb, Apm.

editore:

This website uses cookies.