C’è la volontà di dimezzare gli esuberi in Meridiana, ma ancora non è stato raggiunto nessun accordo tra azienda e sindacati. Si è concluso così l’incontro al ministero dello Sviluppo economico dal quale, secondo le attese, sarebbe dovuta uscire l’intesa cui è subordinata la partnership con Qatar Airways. L’obiettivo è di arrivare alla firma entro 10 aprile, dopodiché verrà aperta la procedura di mobilità.
Nel corso dell’incontro, durato appena un’ora e mezza, alla presenza anche del ministro Federica Guidi, l’azienda sarda è entrata nel dettaglio degli esuberi, che dai 902 iniziali (982 a valle dei trasferimenti in Air Italy) scendono a 514: in particolare, si riducono a zero per i piloti, mentre ammontano a 433 per gli assistenti di volo, 48 per il personale di terra e 33 per la manutenzione.
Eccedenze che, ha spiegato il presidente Marco Rigotti, potranno essere gestite sia attraverso l’impiego presso Qatar Airways, sia con l’accesso alla mobilità incentivata (i dipendenti con i requisiti per accedervi sono 42-43 e l’incentivo previsto dagli accordi già in vigore è di 15 mila euro a persona).
Ma per i sindacati gli esuberi restano ancora troppi e occorrono più strumenti per la loro gestione. Inoltre “permangono inaccettabili rigidità aziendali sul tema contrattuale di riferimento”, affermano Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e UglTrasporti in un comunicato congiunto, in cui tuttavia riconfermano il “giudizio positivo” sull’opportunità della partnership con Qatar Airways ed esprimono “soddisfazione” per la prossima emanazione – annunciata dal ministro Guidi – del decreto il fondo di solidarietà del trasporto aereo (che sostituirà il Fondo speciale per il trasporto aereo), che garantirà altri due anni di mobilità.