Tassisti sospendono lo sciopero: riuscita la mediazione al Mit

L’allarme per lo sciopero dei taxi a ridosso delle elezioni europee, il 5 e 6 giugno, è rientrato. Un’affollata riunione al ministero dei Trasporti con più di 30 sigle di tassisti ha portato alla sospensione della protesta dopo l’impegno del viceministro Edoardo Rixi a mettere mano ai cosiddetti decreti Salvini e approvarli in tempi rapidi. Il tavolo è già convocato per il 17 giugno alle 11. I decreti attuativi della riforma del 2019 prevedono in particolare l’istituzione del registro taxi e noleggio con conducente (Ncc), la regolamentazione del foglio di servizio elettronico e la disciplina dell’attività delle piattaforme tecnologiche come Uber.

Rixi ha parlato di “senso di responsabilità da parte della categoria e voglia di lavorare per creare delle normative che siano più stringenti contro l’abusivismo che purtroppo da tempo attanaglia il settore”. Lo sciopero per il momento è “sospeso”, in attesa di “un segnale evidente nella prossima convocazione che porti a definire finalmente una legge pubblicata in Gazzetta cinque anni fa”, ha detto Riccardo Cacchione di Usb taxi lasciando il ministero.

La protesta “non era perché siamo contro l’aumento delle licenze, assolutamente no”, ha sottolineato Massimo Longo della Uiltrasporti, ma per “una regolamentazione chiara di tutto il settore che, in questo momento, è senza regole e l’abusivismo impera”.

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