Tirrenia, navi ferme e presidio lavoratori per sciopero

I lavorato hanno protestato contro il ricorso alla cassa integrazione

Cinque navi ferme in porto, cortei di proteste a Napoli, presidi dei lavoratori da Genova a Bari. Si è svolto così lo sciopero di 24 ore del personale Tirrenia proclamato dai sindacati dei trasporti contro la decisione unilaterale del commissario straordinario Giancarlo D'Andrea di avviare la procedura per il ricorso alla cassa integrazione straordinaria, a partire da dicembre, per 722 marittimi della compagnia e per chiedere il rispetto degli impegni assunti dal Governo e dal Commissario, a tutela dell'occupazione e delle condizioni di lavoro. E oggi i sindacati, in occasione di un nuovo incontro al ministero del Lavoro per la procedura di cig, hanno già annunciato che respingeranno la richiesta di cassa integrazione. Gli unici a essere garantiti sono stati i collegamenti minimi essenziali, ovvero, le linee passeggeri Genova-Porto Torres e ritorno; Civitavecchia-Cagliari e ritorno; Civitavecchia-Olbia e ritorno; Termoli – Isole Tremiti e ritorno; e la linea merci Genova-Livorno-Cagliari e ritorno. Le navi in partenza da Genova e da Civitavecchia per la Sardegna hanno comunque effettuato un ritardo 'simbolico'.

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