Tirrenia, pressing dei sindacati a governo: no alternative a Cin

Hanno ottenuta la convocazione a breve di Grilli, Moavero e Ciaccia

L'obiettivo era chiedere chiarimenti sulla procedura dell'Antitrust Ue sulla privatizzazione di Tirrenia. Ecco perché i sindacati dei trasporti sono intervenuti in audizione al Senato e per questo, la commissione Lavori pubblici si è impegnata a convocare a breve i viceministri all'Economia, Vittorio Grilli, alle Infrastrutture, Mario Ciaccia e il ministro per le Politiche europee, Enzo Moavero Milanesi.    
"Abbiamo chiesto ai senatori di sollecitare il governo a intervenire e a farci capire bene la questione – ha detto il segretario generale Filt Cgil, Franco Nasso, a margine dell'audizione – il precedente governo ci aveva continuamente rassicurato dicendo che non c'erano problemi per la cessione a Cin (Compagnia italiana di navigazione), che era stato tutto verificato, ma sembra che non sia così".
A Nasso ha fatto eco Beniamino Leone, segretario nazionale della Fit Cisl: "Il governo Monti finora è stato assente rispetto alle nostre richieste di spiegare, anche sommariamente, i punti che hanno bloccato a Bruxelles il passaggio di Tirrenia alla Cin e in che modo intenda intervenire nei confronti della Commissione europea. Noi non vediamo alternative a Cin e il rischio di uno stallo fino a giugno ci preoccupa tantissimo, siamo a ridosso della stagione estiva, la più importante".
Lo scorso 18 gennaio la Commissione Ue ha aperto un'indagine approfondita sulla prevista acquisizione del controllo congiunto di un ramo del gruppo Tirrenia da parte di Cin. In base all'indagine preliminare Bruxelles ha espresso "serie preoccupazioni" sulla conformità dell'operazione alle norme in materia di concorrenza, in particolare perché le parti detengono insieme quote di mercato molto elevate – se non una vera e propria posizione di monopolio – su numerose rotte italiane.

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