Tirrenia, sindacati a Letta: no a privatizzazione

In una lettera si chiede l’apertura di un tavolo con i soggetti interessati

Una lettera al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, per dire no alla privatizzazione del gruppo Tirrenia "in questo momento di crisi economica e di recessione mondiale". E’ quella che hanno scritto i segretari generali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, Franco Nasso, Claudio Claudiani e Giuseppe Caronia, in cui si dichiarano “disponibili ad un confronto per l’individuazione di eventuali misure alternative capaci di scongiurare i preannunciati tagli di linee e servizi”. Secondo i sindacati, la privatizzazione "penalizzerebbe oltremodo l’utenza e le popolazioni delle isole minori del Paese e causerebbe gravi contraccolpi occupazionali, specie nelle aree del Mezzogiorno". Nel ribadire inoltre la loro richiesta di trasferimento di Caremar, Saremar, Siremar e Toremar alle rispettive regioni, i sindacati chiedono l’apertura di un tavolo di confronto con tutte le parti interessate: ministero dell’Economia e delle finanze, delle Infrastrutture e dei trasporti, dello Sviluppo economico, del Lavoro, Commissione europea, Regioni interessate, gruppo Tirrenia e organizzazioni sindacali, "allo scopo di concordare un ragionevole percorso di privatizzazione nell’arco temporale dei 4 anni previsti dal Piano industriale del gruppo già approvato dal Cipe".
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