Albergatori fiorentini in allarme per un dicembre disastroso

Calo di turisti (-40%) soprattutto nei 4 e 5 stelle

”Un dicembre cosi’ disertato dai turisti non l’ avevamo mai visto”: e’ la frase che in questi giorni rimbalza di bocca in bocca tra gli albergatori di
Firenze. Al coro dei lamenti si aggiungono anche molti negozianti del triangolo del lusso, e non solo, dove il Natale non brilla, e non solo per l’illuminazione improntata ai canoni dell’ estetica minimalista. Le piu’ deserte sono le strutture alberghiere a cinque e quattro stelle, malgrado l’ assenza di clienti abbia indotto, fin dal novembre scorso, i responsabili ad abbassare i prezzi
che, in alcuni casi si sono ridotti anche di oltre il 50%. ”Dal primo dicembre ad oggi il calo di presenze e’ stato del 40% rispetto allo stesso periodo del 2003 che gia’ non si era rivelato brillante”, dice Riccardo Zucconi, presidente della sezione turismo di Assindustria che riunisce 160 albergatori, di cui il 90% opera nella fascia cinque-quattro stelle. ”Questo malgrado i prezzi siano stati ridotti – prosegue -; oggi, ad esempio e’ possibile trovare una doppia in un quattro stelle ad un prezzo compreso tra gli 80 ed i 130 euro”. Gli fa eco Paolo Giacalone, presidente dell’ Aia, l’Associazione italiana albergatori che a Firenze e provincia riunisce 220 soci, di cui molti nelle fasce a tre stelle. ”A Firenze citta’ – spiega – le cose vanno peggio dell’ anno scorso e non solo per gli albergatori. Come associazione abbiamo infatti commissionato un’ indagine che prende in esame anche le presenze in citta’ di coloro che vengono dalla mattina alla sera solo per fare shopping natalizio ed il calo anche per questo segmento e’ vistoso, oltre il 2%. Le cose vanno anche in peggio in provincia dove si calcola un meno 5%”.
Se Firenze piange non ride nemmeno il resto della Toscana. ”Gli operatori toscani – spiega Massimo Biagioni, presidente del Centro Studi Turistici – sono delusi dall’ appuntamento con le festivita’ natalizie, normalmente considerato un barometro del mercato”. Da una indagine del Centro emerge che, nella regione, le prenotazioni segnano un meno 2,5% rispetto allo stesso periodo dell’ anno scorso. Il trend negativo e’ uniforme tra le diverse categorie alberghiere, tranne che per le strutture a bassa classificazione che hanno una perdita piu’
accentuata. Da qui alla fine dell’ anno solo il 39,2% delle strutture prevede il tutto occupato. I centri d’ arte prevedono un -2,2%, malgrado resti elevata la quota di turisti stranieri sul totale; il turismo verde e rurale perde il 2,6%; flettono anche le localita’ balneari (-3,4%), montane (-2%), termali (-1,9%).
All’ origine di questo dicembre senza o quasi turisti gli albergatori indicano la crisi economica che attanaglia tutti i paesi europei e, soprattutto, il valore del dollaro ormai inferiore all’ euro del 30% che spinge non solo gli
statunitensi, ma anche tutti i potenziali turisti provenienti dall’ area del dollaro, come l’ Estremo Oriente, a ripiegare su mete meno care. Una scelta peraltro, secondo gli albergatori, che quest’ anno e’ stata fatta anche da molti italiani che hanno scelto di passare le festivita’ natalizie negli Usa dove con l’euro possono finalmente ”fare gli americani”.

editore:

This website uses cookies.