Alitalia, altri 1.200 esuberi nel Piano 2005-2008

Il finanziamento a lungo termine con l’ipoteca della flotta sarà definito entro l’anno

Riduzioni sul costo del lavoro
equivalenti a 1.200 tagli ancora da definire, che si aggiungono
ai 2.100 gia’ realizzati. E’ quanto emerge dal piano industriale
Alitalia 2005-2008, illustrato ieri dal management della
compagnia agli analisti finanziari, giunti a Roma per
aggiornarsi sulle novita’ previste dal nuovo business plan.
Il documento, che riconferma gli obiettivi del precedente
aggiornamento, a partire dal raggiungimento di un utile a
partire dal 2006, precisa anche che il progetto di finanziamento
a medio lungo termine da 485 milioni di dollari, che dovrebbe
essere dato con garanzie ipotecarie sulla flotta della
compagnia, dovrebbe essere definito entro la fine dell’anno.
Il business plan prevede inoltre che, nell’arco della durata
del piano, vengano effettuati investimenti per circa 1 miliardo
di euro.
Tra gli obiettivi di piano, il primo che viene indicato e’
quello della riduzione del personale che dovrebbe comportare un
dimagrimento dai 20.500 addetti, comprensivi del personale che
passera’ ad Alitalia Service, del 2004 ai 9.600 della compagnia
a fine piano. Nell’arco di piano dovra’ poi realizzarsi un
taglio generale dei costi (esclusi quelli da carburante) del 24%
mentre la produttivita’ del personale viaggiante si dovrebbe
incrementare del 41%.
In particolare, si legge nel documento consegnato agli
analisti, le azioni di efficientamento del lavoro dovrebbero
comportare ”un significativo calo del costo del lavoro rispetto
alle vendite che dovrebbe passare dal 21% del 2004 al 12-13% di
fine piano”. Le previsioni sull’evoluzione del costo del lavoro
si basano sui dati di evoluzione della forza lavoro all’interno
del Gruppo che vedono prima la fuoriuscita di 8.600 addetti
verso Alitalia Servizi, che porta il totale dei dipendenti della
compagnia a 11.900. Il piano indica quindi una riduzione di
2.100 dipendenti in corso nel 2005 ed equivalente ad una
riduzione vera e propria di 1.450 unita’ cui si aggiungono
misure equivalenti per altre 650 ‘teste’. Il piano industriale
prevede pero’ che siano ancora da ‘implementare’ riduzioni del
costo del lavoro per un equivalente di 1.200 addetti, la cui
”combinazione” tra tagli veri e propri e misure equivalenti
deve invece ”ancora essere determinata”. E’ comunque previsto
che la forza lavoro della compagnia scenda nel 2006 a 8.600
unita’ per poi risalire di 500 unita’ nel 2008 a 9.100, grazie
all’incremento dell’attivita’.

editore:

This website uses cookies.