Alitalia, aumentano le tariffe e diminuiscono le commissioni

Con il nuovo piano l’ex compagnia di bandiera punta a risparmiare 40 milioni di Euro

Alitalia punta a risparmiare almeno 40 milioni di euro nel 2003 dal dimezzamento dal 6 al 3% delle commissioni per le agenzie di viaggio e dalla vendita diretta dei biglietti via internet e call centre. Gli interventi rientrano nel piano anticrisi varato dal comitato esecutivo della compagnia di bandiera lo scorso 8 aprile. Ma nel war plan, oltre a uno schema articolato di tagli dai servizi al costo del lavoro, è contenuto anche il piano di incrementi dei biglietti per un ulteriore 3% nel mese di aprile. Sono tre gli scatti decisi da Alitalia nel suo war plan: il primo incremento (di carattere temporaneo) è stato applicato dal 15 marzo, legato al prezzo del petrolio cresciuto del 30%. La soprattassa, applicata anche da altri vettori, ha fatto rincarare di 6 euro i biglietti per i voli nazionali, 8 per quelli internazionali, 12 per gli intercontinentali, esclusi i voli in continuità territoriale per la Sardegna. Il secondo incremento – del 2% sui voli internazionali e del 3% su quelli intercontinentali – è stato applicato a partire dal primo aprile nel quadro agli aumenti autorizzati dalla Iata a tutte le compagnie in ragione della crisi del traffico determinato dalla guerra in Iraq. Infine, ulteriore ritocco all’insù dal 10 aprile del 3% su tutte le tariffe nazionali. In parallelo, la compagnia di bandiera ha deciso di tagliare dal 6% al 3% le commissioni delle agenzie di viaggio e di puntare sulla vendita diretta dei biglietti via web e attraverso il potenziamento del call center. Da quest’ ultime misure, riferiscono fonti aziendali, Alitalia programma risparmi per circa 40 milioni di euro per il 2003. Tutto questo in teoria, visto che un eventuale reazione degli agenti di viaggio potrebbe dirottare su altri vettori il traffico facendo mancare così ad Alitalia gli obiettivi previsti. Ma accanto agli incrementi dei biglietti, intorno al 20 maggio partirà anche una campagna di promozione con grossi sconti delle tariffe rivolte al mercato leisure. La manovra di deregulation sui biglietti, in vista della stagione estiva, punta a contrastare l’avanzata dei vettori low cost e si affianca all’ intesa ormai raggiunta sul mercato domestico con Meridiana: le due compagnie hanno elaborato un piano industriale congiunto sull’alleanza che dovrà ora passare al vaglio dei rispettivi azionisti. La campagna di maggio di Alitalia, riferiscono ambienti
aziendali, riguarda sia il mercato interno che quello internazionale ma non il traffico business, e punterà sulla eliminazione di molte delle restrizioni che limitavano la possibilità di accedere agli sconti. Niente più obbligo, ad esempio, di inserire i giorni di fine settimana tra partenza e arrivo per ottenere un prezzo più basso. E niente più penalità se si devono modificare le date a ridosso della partenza. Insomma, più facilitazioni per accedere agli sconti senza troppi lacciuoli, sulla scia della dilagante concorrenza dei vettori low cost, come ha spiegato al comitato esecutivo lo stesso amministratore delegato Mengozzi. Tutto questo in teoria, visto che un eventuale reazione degli agenti di viaggio potrebbe dirottare su altri vettori il traffico facendo mancare così ad Alitalia gli obiettivi previsti.

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