Alitalia, boccata d’ossigeno con il prestito-ponte

Cimoli cerca la pace con i lavoratori e pensa ad Alitalia Flight

Per le casse di Alitalia arriverà subito una boccata di ossigeno che consentirà al neo amministratore della compagnia, Ciancarlo Cimoli, di mettere a punto il piano di riorganizzazione che porterà alla creazione di Alitalia Flight e di altre società dedicate alle attività di supporto al volo e di servizio. Come preannunciato, ad una settimana esatta dal suo insediamento, il ‘supercommissario’ chiamato dal governo per salvare Alitalia dalla liquidazione ha portato in consiglio le linee del suo piano di salvataggio che, a sorpresa e dopo diverse smentite del governo, prevede la richiesta di un prestito-ponte per traghettare la compagnia verso una riorganizzazione che verrà attuata con la societarizzazione di una serie di attività. Senza dimenticare il confronto con i
dipendenti: in una dichiarazione diffusa in serata, Cimoli sottolinea infatti che ”senza un positivo rapporto con i lavoratori, non è possibile giungere in fretta ai risultati di cui l’azienda Alitalia ha bisogno”. Il prestito ponte sarà garantito da un soggetto pubblico e servirà per assicurare da subito la continuità aziendale, la cui tenuta è messa in dubbio dall’andamento conti dei primi tre mesi dell’anno esaminati oggi dal cda e di quelli che dovrà varare la prossima settimana con il varo del progetto di bilancio 2003. Il prestito dovrà comunque essere autorizzato dalla Commissione europea: è lo stesso portavoce della commissaria per i Trasporti a ricordarlo dopo che, poco tempo fa, proprio da Bruxelles era arrivata la rassicurazione per il governo italiano che un finanziamento a breve di questo tipo avrebbe potuto ricevere l’ok della De Palacio. ”Un prestito ponte è un aiuto di stato che potrebbe essere compatibile con il Trattato, ma che deve essere comunque notificato e verificato preventivamente dalla Commissione europea alla luce delle norme Ue sui sussidi pubblici” ha detto oggi il portavoce della commissaria europea. Particolari sul piano e sul soggetto che organizzerà il prestito dovrebbero essere forniti da Cimoli in occasione del prossimo consiglio del 20 maggio. Tra questi, contrariamente alle prime ipotesi circolate dopo il cda, non sembrerebbe destinata ad avere un ruolo la Cassa depositi e prestiti che non può erogare finanziamenti di questo tipo. Il 20 maggio Alitalia dovrà anche dare il via libera al bilancio 2003 che chiudeva con perdite prima delle imposte e delle componenti straordinarie per 511 milioni di euro: anche oggi l’analisi dei conti trimestrali ha portato in evidenza una perdita operativa di 190 milioni di euro. Anche le disponibilità monetarie nette della compagnia continuano ad
assottigliarsi e sono quasi dimezzate rispetto al dicembre scorso: sono infatti scese da 515 milioni di fine 2003 a 256 milioni di euro di fine marzo, mentre l’indebitamento finanziario netto ha segnato un aumento di 194 milioni, attestandosi a quota 1,634 miliardi di euro. Anche alla luce di questi dati, quindi, il board della compagnia ha deciso di scrivere nero su bianco il percorso che verrà seguito per garantire la continuità aziendale: ci sarà
un ”rapido reperimento di adeguate risorse finanziarie mediante prestito ponte” per sostenere l’operatività aziendale per il tempo compatibile con la concreta attivazione del Piano il cui previsto riassetto organizzativo e societario dovrà essere sviluppato ”nei 3-4 mesi prossimi” e quindi verso settembre. Nel dettaglio, Cimoli ha deciso che questo progetto verrà perseguito creando ”un’entità focalizzata sulle attività di trasporto aereo ed altre dedicate alle attività di supporto e di servizio”. Per Alitalia Volo si potranno anche ”concretizzare i programmi di integrazione a livello di alleanze internazionali”. Per quanto riguarda le attività di supporto, invece, Cimoli cercherà sinergie per sviluppare le attività ”attraverso il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati”. Il supercommissario – precisa comunque la compagnia anche per smentire, indirettamente, prime indiscrezioni di stampa su ipotetici tagli del personale allo studio – sta ancora analizzando la situazione ”gestionale e del bilancio di Alitalia” e le ”valutazioni, i giudizi e le scelte che saranno alla base della strategia del nuovo presidente e amministratore delegato di Alitalia saranno rese note all’interno dell’azienda
e all’esterno di essa secondo le modalità, i tempi e nei luoghi più appropriati”.

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