Alitalia, il dossier all’esame di Prodi

Marrazzo e Formigoni chiedono incontro urgente al Governo

Il dossier Alitalia arriva all’attenzione del premier. Rientrato a Roma, Romano Prodi, assieme ai ministri più coinvolti sulla situazione della compagnia aerea (Economia, Trasporti, Sviluppo Economico, Lavoro, Politiche Europee), dovrebbe esaminare la situazione della società ed essere aggiornato dal sottosegretario alla presidenza Enrico Letta sul colloquio di venerdì scorso con il
numero uno della compagnia, Giancarlo Cimoli, all’indomani della richiesta di mezzo governo di dimissioni del manager. Intanto, dai presidenti delle regioni Lombardia e Lazio, Roberto Formigoni e Piero Marrazzo, arriva la richiesta di un incontro urgente su Alitalia e sulle conseguenze nello sviluppo legato alla ripartizione del traffico aereo a Malpensa e Fiumicino. Secondo Marrazzo “Alitalia non è strutturalmente in grado di operare su due scali intercontinentali” per cui il salvataggio della compagnia di bandiera “passa necessariamente per la concentrazione delle attività in un solo aeroporto”, che “non può che essere quello di Fiumicino”. Per una serie di ragioni: “per la collocazione geografica, centrale sul territorio nazionale e nel Mediterraneo, mentre Malpensa è troppo vicino agli altri hub continentali. Inoltre Fiumicino non denuncia quei limiti di sviluppo nella capacità aeroportuale dal punto di vista infrastrutturale e ambientale che frenano l’ampliamento dello scalo milanese. Infine – ha concluso il governatore – perché la gran parte della forza lavoro di Alitalia si trova a Roma”. Ma sulla ripartizione dei voli, Formigoni insiste: “Il fatto che il presidente Marrazzo parli di spostamenti di voli da Malpensa a Fiumicino è inaccettabile perché è contrario alle regole di mercato, se si considera che in Italia il traffico aereo serve soprattutto i viaggiatori che abitano nel Nord. Ecco perché voglio sapere la nuova dirigenza di Alitalia, se sarà nominata, che programma avrà”.

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