Australia, stagione da record per il Whale Watching

In aumento i turisti che vogliono osservare il passaggio delle balene

Gli appassionati di whale watching, l’osservazione del passaggio delle balene durante la loro migrazione – due volte all’anno – lungo le coste est e ovest
dell’Australia, hanno celebrato lo scorso weekend l”apertura’ della stagione invernale nel miglior modo possibile, con l’avvistamento di numerosi piccoli branchi al largo di Sydney e della costa del Nuovo Galles del sud. L’inizio della stagione ha coinciso con la Giornata mondiale dell’ambiente, che quest’anno era dedicata particolarmente ai mari e agli oceani. Secondo il ministro dell’Ambiente del Nuovo Galles del sud, Bob Debus, che si è unito ieri a Botany Bay presso Sydney agli entusiasti che ammiravano armati di binocoli le evoluzioni dei grandi cetacei con tanto di spruzzi, tutto indica che questa
sarà una grande stagione. Nelle ultime due settimane sono state avvistate 51 balene ‘humpback’, o gibbose, al loro passaggio lungo la costa, dirette ai terreni tropicali di riproduzione nella Grande barriera corallina. ”Si tratta finora solo di un rivolo, in confronto al flusso constante atteso nelle prossime settimane, che raggiungerà la punta massima a fine giugno e in luglio”, ha aggiunto il ministro. In particolare – ha spiegato – gli appassionati e gli
studiosi fanno la posta ad una balena bianca soprannominata Migaloo, che è passata lo scorso anno, e sperano nel ritorno per il terzo anno di seguito di una rara balena blu, la specie più grande al mondo. Secondo l’Organizzazione per il salvataggio e la ricerca dei cetacei in Australia (Orrca), sulla base dei dati passati, si prevede che migreranno verso le acque calde del nord oltre 3000
balene di diverse specie. In primavera poi i grandi cetacei ed i loro cuccioli affronteranno il viaggio verso i mari antartici a sud, ricchi di krill, i minuscoli crostacei di cui si alimentano. La passione degli australiani per le balene sta fruttando un boom turistico destinato a continuare nel futuro. Secondo un recente rapporto dell’International Fund for Animal Welfare (Ifaw), oltre un milione e 600 mila persone sono si sono dedicate lo scorso anno in Australia al whale watching. Il documento rivela che questo settore del turismo ha fruttato all’economia nazionale l’equivalente di 165 milioni di euro lo scorso anno. Il settore è cresciuto del 15% dal 1998, contro un aumento complessivo del turismo domestico di appena l’un percento. Il direttore per l’Australia dell’Ifaw, Mick McIntire, ha descritto il whale watching come il business turistico del futuro, che ”porta benefici reali alle comunità costiere, all’economia e all’ambiente, e rafforza il rispetto per queste eccezionali creature”. ”Gli australiani si innamorano sempre di più delle balene”, ha dichiarato McIntire, aggiungendo che il crescente interesse turistico servirà ad assicurare la loro sopravvivenza nel futuro, oltre a favorire un’industria turistica in difficoltà. Il governo australiano proibisce la caccia alle balene già da 25 anni, e l’Ifaw esorta le nazioni che ancora cacciano i grandi cetacei, come il Giappone e la Norvegia, a riconsiderare
le proprie posizioni. ”Ogni volta che un turista va a osservare il passaggio delle balene, dimostra al mondo che questo magnifico animale vale molto di più da vivo che da morto”, afferma McIntire.

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