Caraibi, coralli a rischio per troppo caldo

Rapporto del Wwf alla vigilia dell’ultima settimana del summit Onu sui cambiamenti climatici

Nei Caraibi è allarme coralli. Il rischio è di perdere un'economia che genera ogni anno 5 miliardi di dollari e fa muovere 8 milioni di turisti. Secondo un rapporto del Wwf, presentato a Cancun alla vigilia dell'ultima e decisiva settimana del summit Onu sui cambiamenti climatici, l'80% dei coralli del mar dei caraibi sopravvissuti ai precedenti sbiancamenti del 2005 (l'anno più caldo dal 1880, escluso quest'anno) è in fase di sbiancamento e il 40% dei coralli è già morto.
La barriera corallina mesoamericana, sottolinea il Wwf nel rapporto, corre per 600 miglia lungo le coste di quattro Paesi, Messico, Belize, Guatemala e Honduras, comprende 65 specie di coralli e oltre 500 specie tra pesci e crostacei. Inoltre, secondo il rapporto del Wwf, "la regione sta vivendo anche altri impatti legati al clima, come la maggiore incidenza di focolai di insetti e malattie, per via delle inondazioni e dei grandi incendi che vengono alimentati da temperature più elevate e siccità sempre più intense". Uno scenario che preoccupa per cui è necessario trovare una soluzione.

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