Club Med punta sulle prenotazioni dell’ultima ora

L’utile operativo del primo semestre è comunque superiore alle attese

Club Med, il leader dei villaggi vacanze penalizzato dalla crisi del turismo e da dubbi sulla validità della sua formula, conta su prenotazioni dell’ultima ora per assicurarsi una buona stagione estiva. Il gruppo francese, di cui la famiglia Agnelli è il primo azionista con il 23,8% del capitale, ha registrato un calo di prenotazioni del 13,5% rispetto all’anno scorso, con punte del 30,9% in Asia a causa dell’epidemia SARS. Il nuovo presidente del club del tridente, Henri Giscard d’Estaing, che ha preso il comando a dicembre, può intanto
vantare di avere chiuso il primo semestre (al 30 aprile 2003) con un utile operativo di 12 milioni, assai superiori alle attese che si attestavano attorno ai 5 milioni. L’anno scorso aveva registrato una perdita operativa di 4 milioni.
Il gruppo ha però aumentato le perdite nette salite a 29 milioni, contro i 25 dell’anno prima. Sul bilancio hanno pesato voci eccezionali per 21 milioni, in gran parte legate a costi di ristrutturazione. La riduzione degli investimenti, scesi a 40 milioni rispetto agli 83 dell’inverno 2002, hanno consentito di stabilizzare l’indebitamento (436 milioni) e di raggiungere un cash flow vicino all’equilibrio (-6 milioni). Giscard d’Estaing, che prima di succedere a Philippe Bourguignon alla testa del gruppo ne era il numero due, ha anche annunciato cessioni per 40-50 milioni nel secondo semestre. Il ‘patron’ del Club Med non ha voluto dare precisioni sulle vendite. Il presidente del gruppo francese, che ha comunicato i risultati semestrali inaugurando un nuovo villaggio a La Palmyre, sulla costa atlantica, si è detto ottimista sulla capacità del Club Med di superare le difficoltà, nate con il rallentamento economico, aggravate dal terrorismo, dalle tensioni geopolitiche e ora dalla SARS. ”La congiuntura turistica è stata estremamente perturbata negli ultimi due anni, ma il fatto che quest’inverno siamo riusciti a migliorare nettamente il nostro risultato operativo è incoraggiante” ha detto. Un segno incoraggiante è il buon andamento del gruppo negli Usa, un’area che negli ultimi tempi ha dato non poche preoccupazioni al club. Le prenotazioni infatti, segnala il gruppo, segnano un + 3,4+ per tutto il periodo, con un’accelerazione nelle ultime 4 settimane (+21,7%). Per far fronte alla difficile congiuntura, il club ha avviato una drastica ristrutturazione, riducendo anche dell’8% la sua capacità alberghiera per la prossima estate rispetto al 2002. I dati sulle prenotazioni estive hanno però deluso i mercati, e le azioni del gruppo perdevano nel pomeriggio il 5,1% a 25,10 euro.

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