Con la crisi internazionale stimata una perdità del 45% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, di turisti americani e giapponesi negli ultimi quattro mesi del 2001. I dati sono emersi nel corso di conferenza stampa convocata questa mattina a Palermo dall’Assoturismo-Confesercenti siciliana. Nel periodo settembre-dicembre 2000, infatti, gli arrivi erano stati pari a 224.497. La perdita stimata è di 100.000 arrivi e di 310.000 presenze considerata la permanenza media di 3,1 giorni. A fornire i dati è stato il responsabile regionale di Assoturismo-Confesercenti Michele Sorbera secondo il quale, però, nel 2002 si potrebbe avere una ripresa legata al potenziamento del turismo di prossimità. Tedeschi, austriaci, francesi, svizzeri potrebbero essere “convinti” a scegliere la Sicilia piuttosto che altre mete considerate a rischio. L’altro dato preoccupante l’ha fornito Fabio Testini, responsabile regionale di Assoviaggi: la biglietteria aerea nazionale ha subito in Sicilia un calo pari al 25%; quella internazionale al 40% e i pacchetti turistici verso l’estero sono diminuiti del 60%. In conferenza stampa sono stati resi noti anche i risultati di un sondaggio condotto dalla Swg per conto della Confesercenti su 600 famiglie italiane. Il 35% ha disdetto la propria vacanza; il 12,5% ha cambiato meta e solo l’8% ha deciso di rimanere in Italia. Su questa fetta si potrebbe puntare per dirottarla in Sicilia. La Confesercenmti porterà questi dati all’incontro convocato per questo pomeriggio alle 18 all’Assessorato regionale al Turismo, rilanciando anche alcune proposte.