EasyJet costretta al risarcimento per volo cancellato

L’accusa è di “cancellazione fraudolenta” per l’annullamento del Liverpool-Parigi

EasyJet, la maggiore compagnia aerea europea a basso costo, è stata obbligata al risarcimento per aver cancellato un volo in modo ”fraudolento”. Senza cioè avere motivi di forza maggiore. A riportarlo è il quotidiano britannico ‘The Times’. Il risarcimento è stato riconosciuto ad un avvocato, Brian Camp, che si è visto cancellare il volo da Liverpool a Parigi su cui era prenotato con la sua famiglia e che ha così dovuto rinunciare al soggiorno sulla Senna. La EasyJet non aveva per quel volo a Liverpool piloti e staff disponibili. Avrebbe dovuto, e potuto – ricorda il quotidiano – far giungere al John Lennon Airport un team da Londra, ma questo avrebbe comportato un onere aggiuntivo. E così per risparmiare, la compagnia ha cancellato il volo. Senza dirlo però ai passeggeri. Dopo il check in e la consueta attesa per l’imbarco, i monitor hanno cominciato a segnalare un ritardo, causa intenso traffico aereo. Fino a quando i passeggeri sono stati invitati a recuperare il proprio bagaglio, con la possibilità di essere rimborsati o accompagnati a Londra per poter partire il giorno successivo. Alla fine comunque la vera ragione della cancellazione del volo è venuta fuori: mancava una squadra per pilotare l’aereo e la EasyJet ha rinunciato a trovarne una. Da qui l’accusa di cancellazione ”fraudolenta”.
Come ha spiegato l’avvocato Camp, il passeggero che ha vinto la causa, il contratto che la EasyJet ha con i suoi passeggeri la impegna a fornire il volo ”a meno di motivi che sfuggono al ragionevole controllo”. E sapere di non avere un pilota sul posto senza provvedere ad una sostituzione non è qualcosa che esce dal ragionevole controllo. Non è noto l’importo del risarcimento ottenuto, fissato in un accordo privato tra la compagnia e il viaggiatore mancato, che si è impegnato a non rivelarlo. Allo stesso modo la EasyJet
non ha reso noto il numero dei voli cancellati ogni mese. Si sa però che non si è trattato di un caso isolato. Lo scorso agosto, la EasyJet ha cancellato dozzine di voli, ammettendo di aver raggiunto i limiti della propria capacità, visto che il suo tasso di crescita e’ arrivato al 60%. Cancellare voli potrebbe però diventare una pratica costosa, poco in linea con la gestione di una compagnia low cost.

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