Egitto, l’Assoviaggi chiede chiarezza

Il presidente Guerra: non penalizzare chi decide di disdire le prenotazioni

“Tra l’equilibrismo dell’Unità di Crisi e la rigidità dei tour operator servono più chiarezza e la possibilità di offrire opzioni alternative ai cittadini italiani che decidono di non partire più per l’ Egitto”. Lo ha affermato il presidente di Assoviaggi-Confesercenti, Amalio Guerra, che ha anche sottolineato il ruolo di intermediazione delle agenzie di viaggio e la necessità da parte dei tour operator di garantire un comportamento che assicuri e preservi il rapporto di fiducia tra le imprese del turismo ed i cittadini. “Il livello delle disdette non raggiungerà quello della scorsa estate, quando ci fu l’attentato a Sharm con la morte di sei connazionali – ha spiegato Guerra – ma si stanno registrando comportamenti differenziati da parte dei nostri clienti. La percentuale di persone che rinunciano al viaggio è minima, anche perché, mancando una dichiarazione chiara e precisa da parte della Farnesina sulla pericolosità di tutta l’area, rinunciare all’ultimo momento vuol dire perdere il costo dell’intero pacchetto”. Il presidente di Assoviaggi, infine, spera che si usino “buon senso e ragionevolezza” nei confronti di chi voglia disdire il viaggio in seguito all’attentato, augurandosi “che non ci siano atteggiamenti rigidi, facendo pagare penalità a chi non se la sente più di andare a divertirsi. Le altre soluzioni possibili – ha aggiunto Guerra – restano comunque la proposta di mete alternative con sistemazioni equivalenti oppure il differimento ad un altro periodo dell’anno”.

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