Enac, in arrivo il Bollino Blu

Servirà a tutelare e rassicurare gli utenti

Per la definizione e l’istituzione in tempi rapidi di un bollino blu che impegni gli operatori turistici a far conoscere con anticipo agli utenti con quale aereo partiranno e dare quindi garanzia di qualità è stato deciso oggi all’Enac di avviare un tavolo tecnico presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ne ha dato notizia il presidente dell’Enac, Vito Riggio a conclusione di un
incontro con rappresentanti delle associazioni di settore
Assaereo, Iba, Assotravel, Consiglio nazionale utenti e
consumatori (Cncu), del Comitato consultivo degli operatori e
degli utenti dell’Enac e dei ministeri delle Infrastrutture e
dei Trasporti e delle Attività produttive. La proposta di istituire un bollino blu per dare trasparenza alle informazioni dei tour operator a proposito dei vettori e
degli aerei utilizzati è stata lanciata dal ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, il quale – dopo l’incidente aereo di Sharm el Sheik e le polemiche sui controlli all’aereo egiziano precipitato – ha auspicato che da subito gli operatori turistici adottino la massima trasparenza su base volontaria per garantire i diritti dei viaggiatori. Il tavolo di approfondimento tecnico sul bollino blu è stato istituito presso il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, sarà coordinato dal vice ministro Mario Tassone presso il dipartimento della navigazione marittima e aerea e vi parteciperanno esperti delle associazioni del settore e della direzione generale del Turismo e delle Attività produttive. ”Tutti gli aerei che volano sono certificati a livello internazionale e l’Italia offre standard di sicurezza altissimi
– ha osservato Riggio – però qualche volta non è indicato in
modo sufficientemente chiaro dall’operatore con che tipo di
aereo si vola. Questo è già possibile in base ad una direttiva europea applicata anche in Italia con legge nazionale ma se ci fosse bisogno di specificarlo siamo pronti ad intervenire anche in via legislativa”. Il presidente dell’Enac ha ricordato che i controlli su motori e avionica di ciascun aereo vengono certificati dallo stato in cui il velivolo è stato registrato, dall’Icao e che controlli sulla relativa documentazione e ulteriori ispezioni sulle condizioni di sicurezza del velivolo vengono compiuti dai Paesi dell’Ue anche se è stata rilevata ”l’esigenza da parte dell’Ue di varare una normativa vincolante ai 15 paesi aderenti, se è possibile da allargare agli altri 41 dell’area europea”. Una normativa internazionale più severa sui controlli strutturali degli aerei da attribuire oltre al Paese in cui è stato registrato il velivolo anche ad altri Paesi è stata auspicata dal presidente dell’Adoc Carlo Pileri.

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