Enit, solo 580 mila Euro per lanciare l’Italia in Cina

La cifra servirà per educational tour, un workshop, corsi di formazione e una guida in cinese

Il recente accordo con l’Ue fa della Cina uno dei mercati più interessanti per il turismo italiano. “Si tratta di un evento importante – ha dichiarato Ottaviani – perché si è aperta una nuova frontiera di grandi dimensioni che potrà vedere l’Italia in primo piano tra le grandi destinazioni estere. Contiamo di toccare già quest’anno almeno 500mila arrivi. Questi risultati potranno crescere rapidamente soprattutto alla luce del forte incremento dei visti turistici rilasciati dalle nostre autorità diplomatiche dopo l’accordo Ue-Cina. Nell’estate sono stati rilasciati oltre 7 mila visti per l’Italia e fino al 31 dicembre è prevista la concessione di oltre 20mila visti. Ottavini parla con toni trionfalistici di questo ulteriore investimento, spiegando come verranno impiegati questi fondi. “L’Enit – ha proseguito Ottaviani – ha già rafforzato il personale dei consolati italiani a Shanghai e Pechino e provvederà a nuove assunzioni per adeguare le procedure di rilascio dei visti ad una richiesta sempre più forte. Nei prossimi mesi saranno investiti, inoltre, 580mila euro per educational tour in Italia di operatori turistici e giornalisti cinesi, un workshop a Pechino, un corso di formazione di dirigenti e operatori del turismo cinese sulle varie tipologie dell’offerta italiana e la pubblicazione di una guida dell’Italia in cinese”. Infine, dal 25 al 28 novembre l’Enit parteciperà con le regioni e gli operatori italiani all’edizione 2004 di ‘China International Travel Market’. E’ pur sempre un inizio, anche se è da tempo che si parla del mercato cinese come della nuova mecca, della boccata d’ossigeno indispensabile per il turismo italiano, e poi si decide di investire l’equivalente di qualche mese di stipendio di un campione qualsiasi di serie A. Si vede che il calcio è più importante.

editore:

This website uses cookies.