Federalberghi, in calo la spesa degli italiani in vacanza

Previsioni smentite, con un giugno timido, un luglio flop e un agosto sovraffollato

Giugno da weekend, luglio da flop, agosto da overbooking, settembre da outsider. E’ una ”doccia fredda” quella che arriva dalle vacanza degli italiani nell’estate 2004, secondo Federalberghi-Confturismo, che non esita a parlare di ”previsioni nere” per il settore. Da un’indagine svolta nell’ambito del programma Check Turismo 2004 con il supporto tecnico dell’Istituto Cirm ed effettuata il 21 e 22 luglio attraverso interviste telefoniche su un campione
di 704 italiani maggiorenni, rappresentativi di oltre 47 milioni di connazionali, sottolinea Federalberghi, emerge una capacità di spesa per le vacanze in picchiata (scesa di oltre 120 euro pro-capite, per un giro di affari in calo di oltre un miliardo di euro), così come è diminuita di due giorni (da 15 a 13) la durata media delle ferie estive (che equivale a 6 milioni di
pernottamenti in meno, 2 milioni in albergo). Gli italiani continuano comunque a prediligere il mare e scelgono sempre meno l’estero. ”Il perdurare della difficile situazione economica nazionale, ha fatto completamente mutare le scelte turistiche degli italiani in piena estate, rispetto alle previsioni realizzate dalla Federalberghi solo cinquanta giorni or sono”, afferma il presidente Bernabò Bocca commentando i risultati dell’indagine. ”Dal raffronto, infatti, dei risultati delle nostre indagini – continua Bocca – appare evidente un drastico ridimensionamento della capacità di spesa degli italiani per le vacanze estive, pur rimanendo considerevole il numero di chi andrà fuori casa.
”Del pari – prosegue – è calato anche il numero di italiani in partenza per mete estere ed è diminuita di due giorni la durata media delle vacanze estive. Tutti indicatori che la dicono lunga, purtroppo, su una nuova fase di contrazione della spesa turistica delle famiglie italiane”. Questo, aggiunge il
presidente della Federalberghi, ”impone un intervento rapido ed efficace sulle campagne pubblicitarie dell’immagine Italia nel mondo” per ”compensare con nuovi flussi esteri l’inevitabile contrazione della domanda interna. Ed impone al Governo – conclude Bocca – una attenta valutazione delle misure in campo
economico che si stanno per varare, che se da un lato dovranno consentire di liberare le risorse degli italiani, dall’altro non dovranno penalizzare le imprese, alle prese con questa difficilissima congiuntura”. Questo il quadro emerso dall’indagine della Federalberghi-Confturismo. Un numero addirittura maggiore di italiani, sottolinea la Federazione, rispetto alle previsioni di inizio estate, ha già fatto o intende fare vacanze durante questi mesi caldi: ossia il 56% della popolazione (pari a 32 milioni tra maggiorenni e minorenni) contro il 62% (35 milioni). ”Questo è un segnale indubbiamente positivo – commenta Bocca – ma che si vanifica una volta messo a confronto con la minor capacità di spesa e la minor durata complessiva della vacanza”.
Muta anche il quadro degli spostamenti degli italiani: mentre ad inizio estate il 75% dichiarava che sarebbe rimasto in Italia ed il 22% che sarebbe andato all’estero, oggi il 79% resterà in Italia ed il 19% andrà all’estero. ”Segnale
immediato di un cambio di capacità di spesa”, analizza Bocca.
Il mese di giugno ha mantenuto, come nelle aspettative, una certa dinamicità nei flussi turistici, ma che si è concretizzata per lo più in weekend di 1 o 2 notti.
Luglio ha rappresentato, al momento, la grande delusione dell’estate 2004. Le previsioni di inizio stagione, infatti, parlavano di una quota di mercato pari al 42% di vacanzieri, che si è invece ridotta ad un piu’ magro 36,5%.
Anche quest’anno agosto sarà il mese caldissimo per gli italiani in vacanza: lo ha scelto il 70% dei vacanzieri estivi. Questo vuol dire che 24,5 milioni di italiani saranno in qualche località di vacanza, essenzialmente nelle due settimane a cavallo di ferragosto. Di essi, 4,7 milioni andranno all’estero e 19,4 milioni rimarranno in Italia.
Il mese di settembre sembrerebbe avere un appeal maggiore rispetto alle previsioni di inizio estate ma, secondo Federalbergi, tra l’inizio delle lezioni scolastiche e la difficile congiuntura economica autunnale, tali rosee previsioni saranno ridimensionate.
Cala pesantemente la durata media delle vacanze estive. Dalla previsione, infatti, di inizio estate pari a 15 notti, registreremo invece una media di 13
notti. ”Due notti in meno – sostiene Bocca – che equivarranno ad una perdita secca di oltre 6 milioni di pernottamenti in generale e di 2 milioni di pernottamenti negli alberghi”.
La spesa media per le vacanze estive degli italiani si è improvvisamente ridotta: mentre ad inizio estate l’importo pro-capite (comprensivo di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) ammontava a 935 euro, per un giro d’affari complessivo stimato in circa 25 miliardi di euro, oggi l’importo scende ad 810 euro pro-capite per un giro d’affari di circa 23,8 miliardi di euro. ”Una perdita di oltre 1 miliardo di euro – lamenta Bocca – che a livello di bilancio delle imprese ricettive farà la differenza a fine stagione”.
Nella sua complessità, la vacanza estiva degli italiani sarà consumata in località marine. Il 77% le sceglierà (rispetto al 73% di inizio estate), seguito da un 14% di italiani che andranno in montagna. Anche in questo caso, commenta Bocca, a causa dell’andamento altalenante dei flussi di vacanzieri, si registrano ”in molte località momenti di pienone alternati a fasi di ‘vuoto’ preoccupante”.
Tra le tipologie di soggiorno, scelte dagli italiani per trascorrere le proprie vacanze estive, l’albergo rimane il leader incontrastato pur se in lieve flessione, che ”trova giustificazione nel minor numero di italiani che andranno all’estero, dove l’alloggio essenziale è l’albergo”.
In generale, 1 italiano su 3 dormirà in albergo, saliranno la quota di mercato dell’appartamento in affitto o di parenti e amici e il soggiorno in residence, mentre calerà il villaggio turistico e cederà un pò la casa di proprietà.

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