Federcamping, 2004 da dimenticare

Flessione media del 10% negli arrivi e poche prospettive

Anche il mercato dell’open air ha risentito la mancanza dei tedeschi. Un deciso calo degli ospiti (-10% con punte negative fino al 15-20%) e una flessione più contenuta delle presenze totali hanno segnato la stagione turistica 2004 nel settore ‘open air’. L’avvio di stagione aveva fatto sperare in un contenuto
recupero delle quote di mercato perse nel 2003 – spiegano gli operatori aderenti a Federcamping – tuttavia l’assenza di ripresa economica e il perdurare dell’incertezza del mercato turistico in generale hanno influito negativamente
sull’andamento della stagione trascorsa. Per gli addetti al settore, si tratta di un fatto grave che si aggiunge ad un periodo non felice dell’open air penalizzato da scelte fiscali ed economiche che ne compromettono seriamente
la tenuta. Complessivamente la domanda ha fatto registrare circa 620.000 ospiti in meno mentre le presenze si sono attestate sui 63 milioni con una flessione del 3,8%. In calo pure il fatturato che ha subito una contrazione nell’ordine dell’8%. Si conferma il dato negativo dell’incoming proveniente dal Nord Europa e in particolare dalla Germania che rappresenta il 40% circa del mercato del turismo all’aria aperta, con un’ulteriore flessione intorno al 23%. Questo decremento non è stato contrastato dall’attesa crescita degli ospiti italiani all’interno delle strutture (+7%) che è stata più contenuta delle previsioni.
Una prima analisi per macroaree ha evidenziato un crollo di presenze nelle imprese del nord est e del nord ovest (-15%), più contenuto al centro (-8%) mentre nelle isole e al sud si è registrato un modesto incremento (+5%). Dal punto di vista delle destinazioni è il settore balneare che ha registrato le perdite più forti mentre si è assistito a una tenuta dei campeggi lacuali e montani e ad un incremento delle strutture nei pressi delle città d’arte.

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