Firenze, in calo i musei statali

Crescono invece i book-shops. Determinante il recupero nel secondo semestre

Che le città d’arte avessero accusato il contraccolpo più pesante nel dopo 11 settembre era noto, ma la conferma arriva ora dai dati diffusi dal soprintendente al polo museale fiorentino, Antonio Paolucci, che ha registrato un forte calo di visitatori nel 2002 nei musei statali fiorentini (-6,64%), ma, allo stesso tempo, una leggera crescita del fatturato dei book-shops. Paolucci ha precisato che lo
scorso anno i visitatori sono diminuiti di 341.489 unità passando dai 5.143.165 del 2001 ai 4.801.676 del 2002 per un mancato incasso alle biglietteria di 799.041 euro (-3,95%). In leggera crescita (in realtà stabile se si calcola l’aumento medio dei prezzi per effetto dell’inflazione) è il fatturato dei book-shops: 7.250.703 euro nel 2001, 7.525.432 euro l’anno scorso. L’effetto 11 settembre, secondo Paolucci, ”è stato dunque consistente, come dimostrano i dati dell’Accademia, il museo più ‘americano’ e il più penalizzato (-12,23%)”. Stabili, invece gli Uffizi con un leggero incremento di 2.000 unità. ”Una analisi dei dati – osserva Paolucci – induce tuttavia a qualche ottimismo perché se il calo dei visitatori è stato dell’11,97% nel primo semestre del 2002, si è ridotto a -0,67% nel secondo semestre. Addirittura, nel dicembre scorso, le biglietterie hanno registrato un forte recupero: +9,15% rispetto al dicembre 2001. C’è da dire però che il dicembre 2001 era sotto l’incubo della guerra afgana e il turismo internazionale aveva toccato il suo punto più basso”.

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