Gente Viaggi, non ci sono più gli ostelli di una volta

Evoluzione in positivo dei servizi con i prezzi che restano super competitivi

Oggi gli ostelli italiani assomigliano sempre di piu’ a un albergo tradizionale o addirittura a un hotel di charme e la clientela e’ sempre piu’ formata, oltre che da giovani, da professionisti e famiglie. Un cambiamento sociale descritto dall’inchiesta che sara’ pubblicata sul numero di ‘Gente Viaggi’ di luglio, in edicola sabato 18 giugno. Il titolo ”E’ un ostello o un castello?” rende l’idea dell’evoluzione che questa forma di ospitalita’ ha avuto nel giro di pochissimo tempo e Gente Viaggi scopre una realta’ molto diversa da quella dell’immaginario comune. Cosi’, se ci sono ancora i giovani che vogliono viaggiare per l’Europa a costi contenuti, le strutture sono molto cambiate e
la clientela anche. Ormai quasi tutti i 110 ostelli censiti dell’Aig (Associazione Italiana alberghi per la gioventu’) offrono anche camere doppie con bagno o triple e quadruple per famiglie. E poi sparisce l’obbligo di rientro alle 23.30, perche’ tutti gli ostelli si sono dotati addirittura di portiere
di notte. Non solo: si scoprono ostelli come Villa Morazzana a Livorno, una dimora patrizia del ‘700 con vista mare, dove per 18 euro si dorme in camerata e si fa colazione e con 22 euro si sta in una stanza familiare. A Firenze si alloggia a Villa Camerata, altra villa nobiliare, questa volta del ‘600 con stanza doppie e triple da 16 a 23 euro a persona. A Montagnana, in provincia di
Padova, l’ostello e’ stato ricavato nel torrione principale dell’imponente cinta muraria (posti da 12,50 a 14,50 euro a notte), mentre a Foligno si dorme nelle stanze di un palazzo cinquecentesco con chiostro (da 15 a 17 euro). In molti casi gli ostelli sono arredati con pezzi di design e propongono attivita’
extra, come corsi di cucina, canoa e escursioni. L’elenco e’ lungo e Gente Viaggi consiglia un certo numero di siti dove trovare tutte le informazioni.

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