Giordania, 5 anni per tornare al top

Non solo Petra nel futuro turistico, che passa da qualità e prodotti di nicchia

La strategia nazionale per il turismo sta dando i suoi frutti e la Giordania, dopo la flessione post 11 settembre, punta a tornare ai vertici del mercato turistico nel giro di cinque anni. Si dice Giordania e si pensa Petra, irripetibile gioiello di pietra rosa nel deserto. Ma c’e’ molto di piu’. Ed e’ a quel di piu’ che governo e settore privato stanno lavorando ad ampio spettro per trasformare “un prodotto in servizio e il servizio in esperienza”, come illustrato dal consigliere di re Abdallah, Akel Biltaji.
Un’ esperienza di deserto e bagni salini per le masse da portare alle piu’ alte vette qualitative, ma anche lo sviluppo di offerte alternative che aiutino a risollevare il ribasso della passata stagione.
I dati 2004 diffusi dal ministero del turismo mettono nero su bianco un calo del 9,9 percento del flusso turistico, nonostante il Medio Oriente sia risultato la quarta regione piu’ visitata al mondo con un complessivo aumento di visitatori del 20 per cento, secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo.
Il miglioramento delle politiche d’accoglienza e’ gia’ iniziato. Da una parte con il coinvolgimento del settore privato, dall’altra con la formazione di personale in grado di rispondere ad una domanda piu’ varia possibile attraverso la creazione di corsi universitari alberghieri, e l’organizzazione di forum e seminari internazionali.
Ma anche con lo sviluppo di percorsi a tema. Petra, Mar Morto e siti biblici cristiani, ma anche itinerari culturali, attraverso il potenziamento di musei che raccontano la storia, le tradizioni e la natura della Giordania. O percorsi religiosi per pellegrini islamici:Umm Rasas, il luogo dove fu predetta la
nascita del profeta Maometto, i luoghi di epiche battaglie e le tombe dei leader che durante quelle battaglie morirono come Abu Ubbaydah in Mazar, e quella di Jafar Ben Abi Taleb in Muta.
O ancora destinazioni non inquinate dal turismo di massa come le dune del Wadi Rum, da godere attraverso una rete di sentieri per trekker dilettanti o professionisti, in pieno deserto o in riserve naturali oppure dal cielo, con escursioni in mongolfiera, o magari a bordo del treno a vapore che, ultimato
il ripristino dell’antico tratto ferroviario Aqaba-Shakrya, ripercorrera’ i luoghi della Grande Rivolta Araba immortalati nelle sequenze del film Lawrence d’Arabia.
Sviluppo del turismo di nicchia e innalzamento della qualita’ dei servizi sono dunque gli strumenti attraverso i quali la Giordania punta al raggiungimento dei due obiettivi fondamentali espressi dalla Strategia Nazionale per il Turismo “aumentare il numero dei turisti e il numero dei giorni di soggiorno,” come
riassume Tash. Con un obiettivo gia’ segnato: ospitare 12 milioni di turisti
entro il 2010 per un fatturato di 1,8 miliardi di dollari e la creazione di 150.000 posti di lavoro nel settore e nell’indotto.

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