Grado sceglie la via del taglio dei prezzi dei servizi in spiaggia per arginare la crisi di una stagione turistica decisamente negativa, contrassegnata da una diminuzione delle presenze dell’ 8,2%, con una punta negativa del 9,2% per quanto riguarda la clientela straniera. Gli operatori turistici – ha spiegato Claudio Martinis, presidente della Git-Grado Impianti Turistici – hanno deciso di adottare un piano di contenimento dei prezzi dei servizi sulla spiaggia, che in alcuni casi sono stati diminuiti anche del 50%. La politica promozionale, rivolta in particolare al settore del pendolarismo balneare, sembra avere dato i suoi frutti: la
riduzione dei prezzi di ombrelloni, sdraio e quant’ altro, ha già portato, infatti, a un aumento degli ingressi in spiaggia stimato intorno al 20%. E’ stato anche deciso di prolungare gli orari di apertura del lungomare, che ora, per favorire gli amanti del jogging, apre i cancelli già alle 5:00 del mattino, per richiuderli solo a mezzanotte. A soffrire di più la crisi del turismo gradese è soprattutto il settore alberghiero, nelle cui strutture la presenza media riesce a coprire solo il 30% dell’ offerta, con punte massime di concentrazione nel fine settimana.