Iata, aeroporti e provider scali riducano i costi

Bisignani, con la guerra ci vogliono piani di emergenza per evitare crisi

“Con il perdurare della guerra in Iraq, le compagnie aeree internazionali necessitano di un’ immediata e sollecita cooperazione da parte dei governi e dagli operatori aeroportuali affinché l’aviazione civile non sia danneggiata dal conflitto”. L’amministratore delegato della Iata, Luigi Bisignani torna a porre l’accento sulle difficoltà che sta attraversando il settore del trasporto aereo e sottolinea la necessità di aiuti ai vettori chiedendo un programma di riduzione dei costi.”Ho segnalato – dice Bisignani – a circa 200 società aeroportuali e fornitori di servizi l’urgenza di attuare piani finanziari d’emergenza in ordine al congelamento e alla riduzione di costi e tasse per questo periodo di difficoltà”. Le aviolinee stanno lottando tuttora per recuperare due anni di perdite. Nel biennio 2000-2001, fa presente la Iata, i
margini operativi per gli aeroporti sono cresciuti del 27,6% e del 23,4% per le società di servizi. “Alcune società di gestione e operatori aeroportuali hanno annunciato incrementi di costi. Sarebbe del tutto irresponsabile da parte loro – ribadisce l’amministratore delegato della Iata – pensare di aumentare i costi semplicemente perché il traffico sta subendo un crollo. Al contrario, dovrebbero cercare di ridurre i costi”.

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