Iata, nel 2004 passeggeri a +14%

E fino al 2008 è prevista una crescita media per anno del 6%

Con 1,8 miliardi di passeggeri, cioe’ il 14% in piu’ nel 2004 e una crescita stimata nel 6% per anno fra il 2004 e il 2008, l’industria del trasporto aereo sembra proiettata verso una ripresa, ma i 35 miliardi di dollari persi fra il 2001 e il 2004 fanno riflettere sul fatto che in questa industria ”ci sono 35 miliardi di ragioni per affermare che il cambiamento e’ essenziale”. Cosi’ il direttore generale e Ceo di Iata, Giovanni Bisignani, ha esordito parlando dello stato dell’industria al Global press briefing ieri a Ginevra, a due anni dal suo insediamento al vertice dell’associazione che raggruppa 270 compagnie aeree.
I vettori, ha sottolineato Bisignani, hanno gia’ avviato dei cambiamenti e ”nel 2005 possono anche fare profitti nell’ordine di 1-2 miliardi di dollari”. Ricordando che il nemico del 2004 e’ stato il prezzo del carburante, il cui conto per quest’anno sara’ di 62 miliardi di dollari (15 miliardi in piu’ rispetto al 2003), Bisignani ha sottolineato che il taglio dei costi su altri fronti ha consentito risparmi del 2,5% nel 2003 e del 3% quest’anno, consentendo al traffico aereo di crescere dell’8%, portandosi sui livelli del 2000 e dando cosi’ i primi risultati positivi. Non si puo’ fare molto contro l’alto prezzo del petrolio ma si puo’ intervenire con maggiore efficienza e riduzione dei costi, per esempio ”risparmiando un minuto per ogni volo”, ha detto Bisignani spiegando che il 2004, proprio ”con rotte piu’ efficienti” ha permesso un risparmio di un miliardo di dollari. Le strategie delineate per recuperare terreno, illustrate da Bisignani, riguardano la semplificazione del business anche grazie alla tecnologia, per cui si punta al 100% dell’acquisto di biglietti su internet nel 2007 (l’obiettivo nel 2005 e’ di avere il 40% dei 300 milioni di biglietti della rete Iata attraverso l’acquisto sul web). Attualmente il risparmio per biglietto e’ di circa 9 dollari, mentre il check-in ai chioschi
fara’ risparmiare sino a 3,5 dollari sulle procedure d’imbarco tradizionali; sara’ invece di 100 dollari il risparmio per ogni bagaglio non perduto. Moltiplicando questi valori per 1,8 miliardi di passeggeri, ”i numeri diventano impressionanti e solo per il biglietto acquistato sul web il risparmio e’ di 3
miliardi di dollari”. Dunque, meno carta per i biglietti dei passeggeri e anche per il trasporto merci (per quest’ultimo il risparmio e’ stimato in un miliardo di dollari). La sicurezza, priorita’ dell’industria del trasporto aereo, mira a ridurre gli incidenti del 25% nel 2006 sino ad azzerarli. Bisignani ha poi attaccato ”i guadagni record degli aeroporti, che con il monopolio hanno margini che superano il 25%, a fronte delle perdite record, nell’ordine di miliardi di dollari delle compagnie aeree, che non e’ piu’ sopportabile”. I
passeggeri, ha aggiunto, ”chiedono viaggi piu’ economici ma i viaggi non sono stati mai piu’ economici, tanto che i margini di profitto sono calati del 30% negli ultimi dieci anni”. Dunque, occorre negoziare i costi con gli aeroporti e gia’ nel 2004 si potra’ contare un risparmio di un miliardo di dollari, che
dovrebbe aumentare nel 2005. Infine Bisignani ha auspicato che la nuova commissione europea ”ritorni all’agenda di Lisbona per fare dell’Europa una
forza economica vibrante”.

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