Iata, traffico in calo a maggio

Flessione del 21%, ma a giugno è attesa la ripresa

A maggio il traffico aereo internazionale ha subito una flessione del 21%, soprattutto a causa dell’impatto della Sars e di un’economia ancora debole. Lo annuncia una nota della IATA in cui si precisa però che a giugno ci si attende una ripresa del traffico. Il calo più accentuato, rispetto al maggio 2002, si è registrato, sottolinea l’Associazione del Traffico Aereo Internazionale, nell’area Asia-Pacifico il cui traffico aereo è sceso del 50,8%. Le linee aeree del Nord America hanno invece subito una flessione del 20,6%, mentre i vettori europei hanno contenuto il calo al 5,5%. In flessione a maggio anche il traffico aereo nel Medio Oriente (-1,6%) e in Africa (-0,1%). Globalmente il traffico passeggeri, espresso in guadagno passeggeri per chilometro (RPK), nei primi cinque mesi del 2003 è sceso del 6,4% rispetto allo stesso periodo del 2002, mentre i posti liberi per chilometro (ASK), sono saliti negli stessi mesi dell’1,2%. In continua crescita invece il trasporto merci che a maggio ha registrato un incremento del 3% in tonnellate trasportate per chilometro (FTK), con un incremento nei primi cinque mesi dell’anno dell’8,7%. L’unica regione in cui a maggio si è
verificato un calo del trasporto merci è stata il Nord America, con un -5,9% rispetto al maggio 2002. Il dato cumulativo dei primi cinque mesi, però, rimane positivo anche in questa regione, con un incremento dell’11,4% rispetto allo stesso periodo del 2002. Mentre la fiducia dei passeggeri sembra riaffacciarsi ed il traffico aereo è atteso in ripresa a giugno, il direttore generale e CEO di IATA, Giovanni Bisignani, avverte però che ”un incremento del traffico non è un ritorno alla profittabilità”. Le compagnie dovranno quindi, secondo Bisignani, rimanere prudenti nella reintroduzione della capacità e dovranno raddoppiare gli sforzi per il taglio dei costi, per far tornare in ordine i loro malandati bilanci.

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