Il Cile propone la “Strada dei Vulcani”

Nove vulcani per gli amanti della natura e di antiche tradizioni

I mapuches furono gli ultimi indios d’America ad arrendersi ai conquistadores ed alle altre popolazioni che, nell’arco dei secoli, cercarono di farli soccombere. I mapuches cileni ora sono una esigua comunità, isolata in uno dei luoghi più incontaminati del continente subamericano e che oggi il Cile propone come meta turistica, sottolineando anche l’importanza sociale di questa iniziativa.
La “ruta de los volcanes” è la strada dei vulcani, una serie di percorsi guidati che un gruppo di imprenditori cileni sta proponendo agli amanti della natura di tutto il mondo, dopo che i mapuches – o meglio una parte di essi – sono stati fatti entrare in questo progetto che intende rilanciare il turismo in una delle zone ancora pressoché selvagge del paese. La strada dei vulcani non è solo una definizione. E’ verità, dal momento che, in alcune zone di questo percorso è possibile vedere contemporaneamente nove vulcani, tutti attivi. I mapuches, o meglio i Pehuenches, come essi stessi si chiamano, sono una popolazione autoctona che per secoli ha vissuto sulla economia dell’Araucaria, una conifera che ad essi ha dato i semi da cui ancor oggi utilizzano per farne farina. Un’altra delle caratteristiche del nuovo percorso -che è riservato non soltanto agli amanti della natura, ma anche a quelli del trekking e della mountain bike – è quella di essere ricca di bacini, fiumi e, soprattutto, terme naturali, acque calde che sgorgano in piena montagna e che sono soltanto apparentemente lasciate a se stesse, essendo invece state attrezzate per offrire al turista, ma a chiunque abbia la possibilità di passarvi vicino, attimi di salutare benessere. La strada dei vulcani si articola in cinque circuiti, alcuni dei quali ancora mantengono un intatto interesse di tipo naturalistico. Come il cosiddetto “sentiero del contrabbandiere” che, percorso sino ad alcune decine di anni fa da chi faceva appunto contrabbando di animali tra Cile ed Argentina, ora è il paradiso dei naturalisti che riescono, attraverso questo percorso, a toccare punti di incontaminata bellezza.

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