Ilo, la guerra in Iraq porterà 22 milioni di disoccupati

Secondo l’organizzazione mondiale del lavoro il Paese più colpito sarà l’Egitto

L’impatto economico della guerra in Iraq potrebbe creare nel mondo 22 milioni di disoccupati, secondo previsioni – per ora ancora preliminari e ufficiose – fatte dagli esperti dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo) a Ginevra. In Iraq – fanno sapere all’Ilo, le cui previsioni si basano sui dati fornito dal Fondo monetario internazionale (Fmi) – la guerra potrebbe creare due milioni di sfollati (che perderebbero quindi anche il loro lavoro) oltre a 900.000 profughi. Dieci milioni di iracheni – stima l’Ilo – dovranno dipendere dagli
aiuti umanitari per sopravvivere. Fuori dall’Iraq, l’Ilo prevede che i settori più colpiti saranno i trasporti e il turismo. In particolare 4 milioni di posti di lavoro andranno persi nella regione dell’Africa subsahariana. Ma il Paese più colpito sarà l’Egitto, che soffrirà del contemporaneo calo del turismo e del ritorno degli egiziani che lavorano Iraq e nella regione del Golfo persico. Il Pil egiziano potrebbe risentirne fino al 10% con una perdita fino a sei miliardi di dollari. Altri Paesi colpiti dalle conseguenze economiche saranno, secondo l’Ilo, il Sudan, l’India, il Bangladesh e le Filippine. Fra 2001 e 2002 l’industria mondiale del turismo aveva già perso 6,6 milioni di posti di lavoro, cioè un addetto su dodici. La tendenza ha avuto in particolare un’accelerazione dopo l’11 Settembre.

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