KLM apre inchiesta dopo divieto americano

La compagnia vuole capire come la lista passeggeri sia finita in mani Usa

La compagnia aerea olandese Klm (gruppo Air France) ha avviato un’inchiesta interna per scoprire come le autorita’ americane abbiano ottenuto la lista dei passeggeri di un volo diretto in Messico che sabato scorso e’ stato costretto a rientrare ad Amsterdam di fronte al divieto di Washington di sorvolare lo spazio aereo Usa. Le autorita’ americane, ”non hanno accordato il permesso di sorvolare il loro spazio aereo perche’ a bordo del velivolo c’erano due passeggeri indesiderati. E’ la prima volta che si verifica un episodio di questo genere”. Il portavoce ha infatti spiegato che le compagnie aeree sono tenute a rispettare la lista ‘no fly’ fornita dagli Usa, quella cioe’ che elenca i nomi di sospetti terroristi o comunque di persone indesiderate, se i voli sono diretti negli Usa. In questo caso, pero’, il volo Klm -con 287 persone a bordo-
avrebbe solo attraversato lo spazio aereo americano, senza fare scalo sul territorio Usa. Il portavoce della compagnia aerea non ha voluto rivelare la
nazionalita’ dei due passeggeri, ma secondo l’agenzia di stampa olandese Anp si tratta di sudanesi, i cui nomi sarebbero inclusi nella lista ‘no fly’. L’aereo e’ ripartito dopo avere fatto scendere ad Amsterdam i due passeggeri ‘sospetti’, contro i quali non e’ stata comunque presa alcuna misura. Quanto al risarcimento dei passeggeri costretti ad attraversare due volte l’Atlantico, il portavoce ha affermato che e’ ”ancora troppo presto per chiedere alcun compenso agli Stati Uniti o per pensare a eventuali azioni legali contro gli Usa”.

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