La Regione Siciliana a Riva del Garda

I vertici dell’assessorato regionale al turismo analizzano la stagione

Prima giornata di scambi e incontri al TTG Incontri di Riva del Garda, dove i dirigenti dell’assessorato regionale al turismo hanno tracciato un bilancio della stagione appena trascorsa e delle prospettive per la prossima. Il 2002 come è andato? “Grazie al lavoro degli operatori più dinamici, quest’anno ci siamo difesi bene – sottolinea Pietro Di Miceli, Dirigente Marketing Comunicazione della Regione Siciliana – E’ innegabile che abbiamo risentito la contrazione di un mercato tradizionalmente importante come quello tedesco, ma abbiamo recuperato bene con la Spagna e i Paesi dell’est, in particolar modo la Russia: E da agosto ha ripreso vigore il mercato giapponese. Inoltre da novembre dovremmo vedere i primi frutti delle iniziative lanciate nei paesi scandinavi”. La Sicilia non rimane però ancora troppo cara nel rapporto qualità/prezzo in un bacino dove deve fare i conti con la concorrenza di Spagna, Grecia, Croazia e Tunisia? “Per molto tempo il prezzo di un soggiorno in Sicilia lievitava soprattutto per il costo del volo – continua Di Miceli – ma oggi sono aumentati i collegamenti, le compagnie hanno aumentato gli sforzi e trovato in noi interlocutori attenti (vedi iniziativa con Air One per workshop sul cinema a Taormina): Con Meridiana, ad esempio, stiamo lavorando per proporre pacchetti destagionalizzati”. “Il rapporto qualità/prezzo, grazie ai paletti posti dal Por di Agenda 2000 migliorerà – sottolinea Agostino Porretto, Direttore Generale dell’assessorato regionale al turismo – in modo da creare una forte concorrenza con gli altri Paesi del mediterraneo. Anche se una vera e propria concorrenza non esiste, perché il prodotto siciliano ha una sua peculiarità che non è sovrapponibile a quella di altri paesi. Inoltre la Regione Siciliana ritiene di doversi confrontare non con l’offerta, ma con la domanda internazionale e proporsi quindi come alternativa vincente ad altri sistemi turistici, da quello caraibico a quello statunitense, dal nord europeo a quello orientale”.

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