La tassa sui rifiuti “sbarca” a Ponza

Le imbarcazioni che attraccano o si fermano dovranno pagare da 3 a 25 Euro

Le imbarcazioni che attraccano all’isola di Ponza o si fermano in rada dovranno pagare la tassa sui rifiuti. Da questa estate uno scafo della cooperativa ”Ponza service” fa il giro delle imbarcazioni nelle banchine portuali e nelle baie, per riscuotere la tassa istituita con una delibera di giunta a fine maggio. Un’imbarcazione fino a 8 metri paga 3 euro al giorno, da 9 a 12 il prezzo è di 7 euro, da 13 a 18 si pagano 10 euro e oltre i 18 bisogna versare 25 euro. Se le unità da diporto sostano per un periodo superiore a 30 giorni il pagamento è forfettario, sempre a seconda dei metri. ”Abbiamo adottato
questa misura – ha spiegato l’assessore al turismo, Maurizio Musella – per coprire i costi relativi allo smaltimento. Ogni giorno a Ponza stazionano 5-600 barche, non potevamo aumentare la tassa per i nostri cittadini e abbiamo ritenuto di adottare questa misura”. Il pagamento avviene anche in mare per gli scafi che si trovano nelle baie, altrimenti per quelle che sono in porto c’è la riscossione in banchina al momento del rientro, quando di solito si vanno a gettare i rifiuti che ”i possessori delle unità da diporto che stazionano nelle acque del Comune di Ponza, devono mettere nei contenitori appositamente collocati nelle zone più vicine”, come prescrive l’ordinanza. ”Non è una misura per guadagnare – ha aggiunto l’assessore – semplicemente copriremo i costi della discarica e abbiamo un apposito capitolo di bilancio per questa entrata. Da quanto ne so la tassa è stata presa anche bene dagli interessati”.

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