Malpensa, coro di critiche ad Alitalia

La Provincia di Varese, appoggiata da Uniascom e Industriali, non comprerà più biglietti

La Provincia di Varese non acquisterà più, per quanto possibile, biglietti Alitalia. Lo ha annunciato ieri il presidente della Provincia, Marco Reguzzoni, durante una conferenza stampa tenuta a Malpensa, precisando che la protesta avverrà ”in attesa di un cambio della politica industriale della compagnia di bandiera che definisca il ruolo di hub di Malpensa”. ”Ora che il mandato dei vertici Alitalia è in scadenza, chiedo al governo di non riconfermare le cariche di chi ha remato contro l’hub di Malpensa – ha dichiarato Reguzzoni – nel frattempo la provincia di Varese non acquisterà più per quanto possibile biglietti Alitalia, sicuri che questa nostra protesta sarà raccolta e sostenuta anche da altri enti e organizzazioni di categoria che, come noi, vivono giorno dopo giorno sulla propria pelle le incongruenze dell’atteggiamento della nostra
compagnia aerea”. ”I vertici della compagnia di bandiera dicono di aver messo in attuazione un piano che prevede Milano come hub – ha dichiarato Reguzzoni – ma ormai gli hub Alitalia sono Fiumicino e Parigi Charles De Gaulle. Questi vertici dimostrano di dire una cosa e di farne un’altra”. A supporto delle sue affermazioni Reguzzoni ha presentato alcuni dati relativi al traffico aereo di Malpensa nell’anno 2002 stilato dalla Aea ”Association of European Airlines”. ”Nell’ultimo anno Alitalia ha tagliato del 21% il numero di voli da Malpensa – ha continuato il presidente della Provincia di Varese – nello stesso periodo Lufthansa ha ridotto i suoi voli del 4,5%, Air France del 4,2 e la linea aerea greca Olympic li ha incrementati del 16,8%: questa politica discrimina una delle regioni di traino dell’economica italiana e mette a rischio centinaia posti di lavoro”. ”Nello stesso periodo – ha dichiarato ancora Reguzzoni – Fiumicino ha subito una flessione solo del 5,2%”. L’ipotesi che lo scalo di Parigi sia utilizzato come hub di riferimento da Alitalia troverebbe conferma nelle statistiche: secondo i dati forniti, dei 642 voli internazionali in partenza
da aeroporti minori dell’ Italia centro-settentrionale, a meno di 300 chilometri distanza da Malpensa, l’89% è diretto verso hub europei. ”Da Malpensa Alitalia ha tagliato collegamenti diretti con destinazioni di grosso interesse economico come Los Angeles, Pechino, Hong Kong, Singapore e Tokio – ha spiegato ancora il presidente della provincia di Varese – Eppure Malpensa è uno degli aeroporti più puntuali d’Europa. Questo dimostra la mancanza di volontà di Alitalia di fare di Malpensa un hub”. Subito dopo lo sfogo del Presidente della Provincia di Varese han fatto eco le dichiarazioni analoghe. L’Unione Industriali e l’Unione delle Associazioni commerciali della Provincia di Varese si sono schierate infatti a fianco del presidente Provincia ”Le affermazioni fatte da Reguzzoni, che ha accusato Alitalia di ‘snobbare’ Malpensa – ha dichiarato Mario Vago, presidente dell’Unione degli Industriali – sono ampiamente condivisibili”. ”Che Alitalia non abbia mai creduto in Malpensa – ha proseguito – è dimostrato dal fatto che in tutti questi anni, non abbia fatto nulla per radicarsi in questo aeroporto. Le rotte sono state decise salvaguardando Fiumicino e il personale di volo continua a fare base a Roma”. ”Ciò che è accaduto dopo che Malpensa 2000 ha iniziato a operare – ha ancora spiegato Vago – dimostra la grave assenza,
nel nostro Paese, di una politica del trasporto aereo”. ”E’ necessario che precise linee strategiche del Governo in materia di trasporto aereo siano un preciso punto di riferimento per il Cda che dovrà essere rinnovato a breve – ha concluso Vago – Una mancanza di scelte strategiche di alto profilo condanna l’Italia, nell’era della globalizzazione, ad una posizione di periferia dell’Europa, per non dire di periferia della Francia”. Reguzzoni ha incassato anche il sostegno dell’Uniascom di Varese. ”Condividiamo pienamente la presa di posizione assunta da Reguzzoni – ha dichiarato l’associazione commercianti – In merito alle intricate vicende legate all’aeroporto di Malpensa, Uniascom si sente colpita e tradita nelle mancate aspettative di rilancio economico e di indotto commerciale che un’infrastruttura come Malpensa avrebbe potuto garantire a supporto di tutto il sistema economico della provincia”. ”Se Alitalia insiste in questa sconcertante atteggiamento – ha concluso l’Uniascom – significa che non le fanno difetto sostegni importanti nel mondo politico, al quale Uniascom si rivolge affinché rifletta molto seriamente e con carattere d’urgenza su quanto sta accadendo”.

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