Non accenna a fermarsi lo stato di agitazione, che oramai dura da cinque settimane, da parte dei dipendenti dell'abbazia del Mont-Saint-Michel, uno dei siti turistici più visitati di Francia. I lavoratori chiedono a gran voce l'attivazione di un servizio di navette che collega l'isola alla terraferma riservato agli abitanti e ai lavoratori del monte. Inoltre, fino a domani, mercoledì 10 luglio, quando farà tappa il Tour de France, l'abbazia benedettina resterà chiusa.
"I turisti fanno la coda per prendere le navette ma vengono una volta ogni dieci anni – spiega il personale dell'abbazia – mentre noi le dobbiamo utilizzarle due o tre volte al giorno". Lo sciopero è stato indetto lo scorso 3 giugno: per 40 giorni, in periodo di alta stagione, il monumento, classificato patrimonio mondiale dall'Unesco, è rimasto accessibile gratuitamente da parte dei visitatori.
Il problema è sorto nel 2011 quando è partito il nuovo sistema di parcheggi e trasporti, progettato per permettere ai turisti di raggiungere l'abbazia che, sin da subito, ha suscitato vive polemiche anche tra i turisti. Il parcheggio è infatti situato a circa tre chilometri dal monte (necessari per rispettare l'ecosistema) e dista altri 900 metri dalla stazione delle navette, quasi due chilometri di cammino tra andata e ritorno.