Nubi scure sull’immediato futuro dell’economia

Per Norbert Walter, in un intervista a La Stampa, la recessione è dietro l’angolo

”Non ho mai condiviso l’ottimismo di chi si aspettava una guerra rapida con conseguenti benefici sulla congiuntura internazionale. Ho detto fin dall’inizio che se la guerra sarebbe stata semplice, la costruzione della pace difficilissima. E credo ancora che sia così”. Norbert Walter, capo economista di Deutsche Bank, nell’intervista a La Stampa, intravede nubi scure sul futuro dell’economia internazionale. ”Il rischio di una recessione a mio avviso è ormai molto grande, e la questione va presa seriamente. In America le condizioni non sono vantaggiose – in Giappone non lo sono mai state – e in Europa i dati che sono stati presentati in febbraio e marzo hanno mostrato un sensibile peggioramento in tutti i Paesi, sia degli indicatori economici che di quelli psicologici. Ovviamente ci sono variazioni da Paese a Paese, ma è abbastanza evidente che le dirette conseguenze del dopoguerra colpiranno innanzitutto le linee aeree, il turismo e tutti i beni di consumo non duraturi, ad esempio i prodotti dell’industria automobilistica. Rispetto agli ultimi 40-50 anni, quando le crisi economiche colpivano quasi esclusivamente i settori tradizionali – l’industria metalmeccanica, automobilistica, edile – oggi siamo di fronte a un fenomeno nuovo: terzo settore, banche e assicurazioni – già indeboliti da problemi strutturali – risentono delle crisi in modo più grave che in
passato”.

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