Sono 700 in più rispetto allo scorso anno gli esercizi inseriti nella 14/edizione della guida Alberghi e ristoranti d’Italia edita dal Touring Club Italia che premia i migliori alberghi e i migliori ristoratori del Belpaese. Secondo Guido Venturini, direttore generale del Tci, però, non basta l’eccellenza della cucina o dell’ospitalità, “il ristoratore o l’albergatore, infatti, devono diventare ambasciatori dei sapori dei propri luoghi, delle bellezze artistiche, culturali e paesaggistiche”. Stando alla classifica stilata dal Tci, la palma dei migliori hotel spetta alla Locanda del Notaio di Pellio Intelvi (Como), al Relais Dolce Vista di Valdobbiadene (Treviso), alla Residenza Johlea (Firenze), a Villa Carlotta di Ragusa. Per la buona cucina eccellono il ristorante Liberty di Milano, la Casa del Vino di Isera (Trento), l’Osteria Magona di Castagneto Caruddi (Livorno) e alla Taverna Estia di Brusciano (Napoli). Tutti i componenti della giuria, che hanno raccolto e censito migliaia di segnalazioni, hanno comunque notato un miglioramento complessivo dell’offerta. “Occorre un’educazione alla pianificazione del viaggio – ha concluso Venturini: a fronte di un aumento a dismisura dei siti Internet (erano 700mila tre anni fa, sono oltre trenta milioni oggi), spesso autoreferenziali, il cliente preferisce cogliere le opportunità dell’ultimo minuto, non specifica le proprie esigenze impedendo in questo modo che venga costruita un’accoglienza ad hoc”.