Quando il bed&breakfast vince la partita

L’ospitalità alternativa non risente della crisi

Le vacanze in Italia sono ancora di moda e i turisti, italiani e stranieri, sembrano essere stati contagiati da una nuova mania: quella del bed&breakfast. E’ quanto emerge da un’indagine ricavata dai dati del registro imprese della Camera di Commercio di Milano attraverso l’Osservatorio Turismo, relativa all’andamento del settore alberghiero nel secondo trimestre del 2004 rispetto agli stessi periodi del 2000 e 2003. Secondo la ricerca, il turismo nel nostro Paese e’ quanto mai vivo e dinamico: il settore, dal 2000 al 2004, e’ infatti cresciuto del 6,3%, e in particolare nell’ultimo anno dell’1,4%. La vacanza piu’ trendy sembra essere proprio quella nel bed&breakfast, cioe’ alloggio e prima colazione in casa privata. Una soluzione ”economica e familiare”: un comodo giaciglio per la notte, una ricca colazione e via, in spiaggia, o in montagna, o in giro per le citta’, per poi rientrare solo a tarda sera. Le attivita’ dei B&b sono infatti cresciute dell’81,8%: se quattro anni fa in tutta Italia i luoghi dove era possibile affittare una camera erano 2854, oggi sono 5188. La Regione che ha maggiormente attuato questa forma di turismo e’ la Toscana (1391 B&b), mentre le province regine sono quelle di Siena e Bolzano (entrambe contano oltre 400 B&b). Ai turisti piace pero’ anche la vacanza ecologica e naturale, con la corsa agli agriturismo, passati da 726 a 962 in quattro anni (crescita del 32,5%), mentre e’ in aumento il numero dei vacanzieri curiosi, pronti a scoprire nuovi posti, in giro tra ostelli e rifugi, il cui numero e’ cresciuto da 629 a 754 (19,8%). Reggono infine le ferie in campeggio, soprattutto tra i giovani, e il tradizionale albergo: per i campeggiatori ora la scelta e’ piu’ vasta nei 1615 camping in tutta Italia, rispetto ai 1525 di quattro anni fa (crescita del 5,9%), mentre per chi vuole tutti i servizi accurati per una vacanza all’insegna del riposo, il numero degli alberghi e’ cresciuto da 24.519 a 25.954 (5,9%). Tra le regioni che hanno migliorato maggiormente la capacita’ di accoglienza turistica in questi ultimi quattro anni, secondo la ricerca vince la Sardegna (+26,9%), seguita da Campania (+21%), Umbria, Calabria (entrambe +20%) e Puglia (+19,8%). Tradizionali poli d’attrazione rimangono il Trentino (15,5% della capacita’ di accoglienza nazionale), Emilia Romagna (12%), Toscana (11,2%), Veneto (8,4%) e Lombardia (8,3%). Tra le province, invece, la regina e’ Bolzano (10,9% dell’accoglienza nazionale), seguita da Rimini (5,9%), Napoli (4,7%), Trento (4,6%), Roma (3,2%), Venezia (3,1%) e Milano (2,4%); quelle che invece hanno avuto una maggiore crescita delle loro imprese in questi quattro anni sono Campobasso (+59,7%) e Cagliari (+53,4%). Infine, per la specializzazione, vince la Toscana con 106 agriturismo e appunto 1391 bed&breakfast; la Campania con 71 villaggi; il Trentino con 4545 alberghi (3153 solo in provincia di Bolzano, la piu’ ricca di hotel in Italia) e 247 tra ostelli e rifugi; e la Lombardia, con 166 campeggi.

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