Ryanair, tagli a voli e dipendenti di Buzz

Il vettore irlandese deve ancora decidere se chiudere del tutto la Buzz

La compagnia irlandese a basso costo Ryanair, che lo scorso mese ha acquistato la concorrente olandese Buzz da Klm, sta per tagliare voli e ridurre 400 dei 600 dipendenti di quest’ultima. Ryanair – si legge in una nota – dovrebbe decidere presto se ”chiudere Buzz del tutto” dopo aver presentato il proprio piano di riorganizzazione industriale ai creditori e ai dipendenti della società olandese. Lo scorso mese Ryanair si era detta pronta ad acquistare il vettore olandese per 23,9 milioni di euro perché l’occasione di eliminare un potenziale concorrente a quel prezzo era ”troppo buona per essere persa”. Successivamente la compagnia irlandese ha dichiarato di voler portare in attivo Buzz entro l’anno, annullando una perdita annua stimata in 30 milioni di euro. Ryanair, che dovrebbe rilevare la compagnia olandese il prossimo 1 aprile, dopo il parere favorevole dell’autorità di vigilanza inglese, ha poi dichiarato che annullerà tutti i voli di Buzz per almeno un mese da quando ne diventerà effettivamente titolare. Tra i piani di Ryanair risulta al momento esserci la chiusura a partire dal 31 marzo delle rotte da e per Parigi Charles De Gaulle, Amsterdam, Marsiglia e Ginevra. I voli di Buzz – secondo quanto annunciato da Ryanair –
dovrebbero riprendere a partire dal prossimo primo maggio solo su 12 rotte, con frequenze aumentate e tariffe ridotte del 50%. Tra le mete prescelte ci sono Berlino, Bordeaux, Grenoble e Murcia, mentre i voli giornalieri per Francoforte saranno raddoppiati, così come quelli diretti a Tolosa, che però saranno trasferiti a Carcassonne, sempre nel Sud della Francia. Sul fronte delle relazioni industriali, poiché sono annunciati 400 licenziamenti su 600 addetti attualmente in servizio – circa il quadruplo delle stime iniziali di Ryanair – il vettore irlandese si è detto disponibile a offrire ”retribuzioni più alte e premi di produttività” per i 200 che restano. Tra i posti a rischio ci sono circa un quarto dei piloti e un quinto del personale di bordo della compagnia
olandese. Per questo la British Air Line Pilots Association, che rappresenta i 120 piloti di Buzz che perderanno il posto, ha dichiarato di voler ‘ricorrere con urgenza per vie legali contro i licenziamenti annunciati per il prossimo 31 marzo. ”La fusione con Buzz – ha dichiarato Jim McAuslan, segretario generale del sindacato inglese – è stata gestita come se si trattasse di una liquidazione”. Secondo il sindacalista infatti ”non è questo il tipo di politiche occupazionali che ci aspettiamo nel Regno Unito”. Ryanair, dal canto suo, mira a ridurre i costi, con la riorganizzazione di una società che al momento perde 1 milione di euro alla settimana. Secondo il vettore irlandese, infatti, il load factor (rapporto tra biglietti venduti e posti disponibili) di Buzz è stato in gennaio pari al 48%, contro il 77,5% della rivale EasyJet, la principale compagnia aerea a basso costo d’Europa.

editore:

This website uses cookies.