L’Assemblea regionale siciliana ha esaminato nuovamente le norme del disegno di legge sulle variazioni di bilancio, impugnate nei giorni scorsi dal commissario dello Stato. Tra di esse, quelle riguardanti il trasferimento del personale delle aziende di turismo, la prosecuzione dei rapporti di lavoro precario in uffici regionali o enti controllati, lo spoil system per i dirigenti regionali, la stabilizzazione degli addetti stampa e dei portavoce, l’assunzione di centinaia di medici e i dieci milioni di contributi a enti e associazioni private. Se queste norme verranno approvate, passeranno nuovamente al vaglio del commissario dello Stato, che potrebbe impugnarle per la seconda volta. A questo punto, l’Ars potrebbe ricorrere alla Corte costituzionale. Contaria alla ripresentazione delle norme, l’opposizione, che vorrebbe evitare “un braccio di ferro con il commissario dello Stato” e che ritiene tali normative “prive della copertura finanziaria”.