Sicilia, area di libero scambio: sfida per il 2010

Riggio: “Senza servizi potrebbe mettere a nudo inefficienze del nostro sistema”

“L’imprenditore tunisino messo di fronte alla possibilità di scegliere preferirà andare a Berlino o a
Francoforte, piuttosto che in Sicilia se non troverà servizi di qualità e adeguate capacità manageriali”. Lo ha detto Vito Riggio, nel suo intervento al dibattito “Sogni e voli, turismo in Sicilia, sicurezza e tecnologie del trasporto Aereo” promosso da presidenza dell’Ars, Ifsc, Enac, Windjet, Assessorato regionale al Turismo, Enav, Aeronautica militare e Università di Palermo. Secondo Riggio “L’area di libero scambio prevista per il 2010 viene evocata, soprattutto dalla classe dirigente siciliana, come se fosse una nuova agenda 2000, o come una nuova opportunità tout court. In realtà metterà a nudo tutte le inefficienze del nostro sistema, ci metterà in concorrenza non con i Paesi rivieraschi, ma con i Paesi del centro e del nord dell’Europa”. Però, dice il presidente dell’Enac “crediamo a questa nuova sfida, poiché è inevitabile che questo processo di integrazione mediterranea si realizzi all’interno dei parametri europei. Per dar luogo a una regione mediterranea solidamente Europea, – conclude il presidente dell’ente – non a una regione diversa di cui abbiamo persino difficoltà a immaginare le caratteristiche”.

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