Sistemi locali alla base del turismo culturale

Bono, puntiamo su un nuovo rapporto tra Pro Loco e Sovrintendenze

Si basa sul Sistema turistico locale, ovvero delle società miste, tra pubblico e privato, che valorizzino con progetti specifici i diversi territori, la proposta del governo per poter creare un vero turismo culturale. Lo ha spiegato, intervenendo a un convegno a Villa Manin di Passariano (Udine), il sottosegretario ai Beni culturali, con delega al Turismo, Nicola Bono. “In questa maniera – ha detto Bono – possono essere proposti ai visitatori non soltanto beni materiali, come località storiche e turistiche, ma anche quelli immateriali, che vanno dalle tradizioni popolari ai prodotti tipici gastronomici e artigianali”. “Lo Stato in tale contesto – ha aggiunto Bono – può dare il know how, saranno poi Comuni, Province e anche associazioni come le Pro Loco, insieme agli
imprenditori del settore, a elaborare dei progetti di attuazione del nuovo sistema turistico”. Il Governo ha già messo a disposizione 450 miliardi di vecchie lire per simili iniziative, che però sono stati impiegati per il 70%. Il restante 30% – ha proseguito il sottosegretario – dovrà essere erogato sulla base di progetti cofinanziati dalle stesse Regioni, nella forma quindi della condivisione di responsabilità. “Altra novità – ha continuato Bono – è il nuovo rapporto che intendiamo instaurare tra Pro Loco e le Sovrintendenze, per favorire da subito a livello locale delle convenzioni e delle
collaborazioni per la gestione dei beni culturali sparsi sul territorio”. A Passariano il sottosegretario ha anche visitato il complesso dogale di Villa Manin, che in questo periodo è interessato da lavori di ristrutturazione finanziati dalla Regione Friuli-Venezia Giulia per un milione 300 mila euro.

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