Ticket, dove si paga in Europa

Esiste in varie forme in Francia, Gran Bretagna, Spagna e Grecia

In Italia il dibattito è divenuto oramai quotidiano: ticket sì o ticket no? In parecchi paesi europei, però, esistono già diverse forme di “tasse d’ingresso”. Francia: a Parigi, e in molte località d’oltralpe, esiste la famosa tassa di soggiorno. Un contributo di 1,30 euro che si paga quando si va in albergo. Di contro il nuovo sindaco ha reso gratuito l’ingresso in sette nuovi musei e non si deve pagare alcun contributo anche per tutte le chiese. Una specie di tassa d’ingresso è prevista in Corsica, contributo che si paga direttamente al momento di fare il biglietto e che viene devoluto all’ufficio turistico locale. Gran Bretagna: tutti i musei statali sono gratuiti dal 2001, quando il Governo Blair ha abolito ogni forma di ticket. Rimangono a pagamento i beni culturali gestiti dal National Trust e quelli ad appannaggio dell’English Heritage. Nessun ticket per entrare nelle città.
Grecia: nessun biglietto d’ingresso nelle città, molte delle quali risalenti alla fine del 1800 e per questo sprovviste di un vero e proprio centro storico. Biglietti d’ingresso d’ogni prezzo, invece, nei tanti siti archeologici e musei che raccontano la millenaria storia della Grecia.
Spagna: dal primo maggio è stata introdotta nelle Baleari l’ecotassa, che varia da 0,25 a 2 euro al giorno e viene applicata a tutti i turisti al di sopra dei dodici anni.

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